Il Portico Costiera Amalfitana

Un cielo plumbeo ed una folla commossa hanno dato l'ultimo saluto a Vincenzo Matonti, l'operaio 23enne, residente in località Contrappone, che ha perso la vita in un tragico incidente stradale di ritorno da Mercato San Severino, mentre era in sella alla moto del cugino Marco Forte. Tanti fiori bianchi hanno accolto, ieri pomeriggio, la bara del giovane centauro.

Tante le lacrime nella piccola cappella di Passiano, dove si sono celebrati i funerali, per ricordare il giovane Vincenzo, deceduto nella notte tra sabato e domenica presso l'ospedale di Nocera Inferiore, dove era stato condotto dopo essere rimasto coinvolto, sabato pomeriggio, in un grave incidente stradale, a pochi metri dal terreno di proprietà del padre in località Ciorani, a Mercato San Severino. I due si sono scontrati frontalmente con una Fiat Tipo. Catapultati sull'asfalto, i due cugini sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale di Nocera Inferiore. Per Vincenzo non sono stati sufficienti i soccorsi ed ha perso la vita dopo pochi minuti. Il cugino Marco riversa attualmente in gravi condizioni, è in prognosi riservata.

«Caro Vincenzo restiamo ammutoliti e sbigottiti nel dolore per la tua perdita»: nelle parole del parroco si riassumono i sentimenti della gente che ieri pomeriggio, durante i funerali, si è stretta intorno alla famiglia del giovane operaio. «Vincenzo resterai sempre con noi», recitava la fascia adagiata sulla corona di fiori preparata dagli amici di sempre. Le stesse parole sono state ripetute dal parroco, come un messaggio di conforto per i genitori del ragazzo, la sorella e la sua giovane fidanzata, con i quali «continuerai a vivere insieme ai ricordi della tua giovane vita». Il giovane Vincenzo aveva due grandi passioni, il sax e le moto. Dopo una prima occupazione come camionista, era alle dipendenze della "D'Arco ingranaggi". Tantissimi i giovani che hanno partecipato ai funerali. Gli amici d'infanzia, i ragazzi che hanno diviso con Vincenzo le sue passioni.

Nella casa paterna, dove la vittima viveva con i genitori e la sorella, sono arrivati in tanti. Un appartamento divenuto troppo piccolo per contenere le centinaia di persone che l'hanno raggiunto, alla spicciolata, fin dal momento in cui la notizia della scomparsa di Vincenzo è giunta nella frazione. Tutti per lui: gli amici, i compagni di scuola, i parenti, ma anche tanti sconosciuti, mossi dal semplice bisogno di dargli un ultimo saluto e stringersi intorno alla sua famiglia. Tutti quei manifesti, il silenzio fragoroso più di un temporale, i fiori ed i pensieri, hanno svelato la natura di Vincenzo Matonti.

Un ragazzo come tanti, semplice e spiritoso. Un viso pulito e tanta voglia di vivere. Quella stessa voglia stroncata sabato pomeriggio. Al momento, sono ancora in corso le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Secondo le prime indiscrezioni, sembra che la Fiat Punto sia sbucata all'improvviso, tagliando la strada ai due giovani. I traumi, le fratture, le lesioni agli organi interni, che il giovane centuaro aveva riportato, sono state fatali. Fin troppo chiare, dunque, le cause del decesso, tanto da evitare lo strazio dell'autopsia.