Tu sei qui: CronacaIl Comitato Casa in rivolta
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 15 aprile 2011 00:00:00
Pone le condizioni il Comitato Casa. Qualora entro il 27 aprile non venga data una risposta certa sulla data definitiva della consegna dei 72 alloggi di Pregiato, il popolo dei prefabbricati si dichiara pronto a scendere in Piazza Duomo già il giorno successivo ed a manifestare il suo malcontento bloccando il traffico, così come già fatto un paio di mesi fa.
La mancanza di garanzie ed i continui slittamenti sul periodo di effettivo completamento dei lavori alla base della protesta dei cittadini interessati, che, stanchi delle numerose promesse dell’Amministrazione comunale, hanno posto il proprio “aut aut” al sindaco Marco Galdi.
In tempo non remoti - rimarca il Comitato Casa - il primo cittadino li aveva rassicurati annunciando la consegna delle chiavi per le 72 abitazioni della frazione metelliana entro la primavera. Ora i tempi, invece, sono stati rimandati ancora. Con molta probabilità, come sottolineato dallo stesso sindaco Galdi, i nuovi appartamenti dovrebbero essere pronti per la prossima estate, periodo entro il quale dovrebbero essere ultimate alcune sistemazioni interne ed esterne agli alloggi. Delle complessive 72 abitazioni, al momento 48 risulterebbero mancanti "solo" di ascensori e caldaie, mentre le restanti 24 di alcuni dettagli in merito al vano scale, alle finestre ed alle inferriate.
Il nuovo rinvio, però, non è stato per nulla “digerito” dal Comitato Casa, i cui esponenti hanno richiesto un incontro con i vertici del governo locale. Al centro delle loro critiche soprattutto il conseguente “slittamento” a cui andrebbe così incontro il piano di mobilità, dal momento che alla consegna dei 72 alloggi di Pregiato dovrebbe immediatamente conseguire la liberazione dell’area di sedime della stessa frazione, dove dovranno essere poi costruite altre 96 case.
Nel frattempo, continua a Palazzo di Città il botta e risposta tra il Presidente della Commissione di accertamento assegnazione alloggi, Michele Mazzeo, ed i “dissidenti” Scarlino, Bove, Servalli, Polichetti e Gravagnuolo, i quali, evidenziando presunte irregolarità nel modus operandi dello stesso organismo, sarebbero pronti a farsi da parte. Dalla sua il consigliere di Fds, Mazzeo, ha comunque ribadito la ferma intenzione di portare avanti i lavori.
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