Tu sei qui: CronacaIci e Tarsu, veleni e problemi
Inserito da La Redazione (admin), martedì 4 gennaio 2011 00:00:00
Non si contano più i disagi che i cittadini cavesi stanno sopportando per la regolarizzazione del pagamento di Tarsu ed Ici. Dopo la pioggia di avvisi di accertamento recapitati a numerose famiglie metelliane, sono interminabili le code che negli ultimi giorni si stanno registrando prima agli uffici comunali e poi in via Schreiber, presso gli uffici della Soget, la ditta abruzzese incaricata dal Comune del censimento degli immobili presenti sul territorio.
Al centro delle contestazioni, in primis, vi è l’erronea rispondenza tra la metratura dichiarata e quella effettiva, a causa del riferimento della privata Soget ai dati forniti dal Catasto, aspramente criticati a loro volta per un mancato aggiornamento. Non poche sono state, infatti, le circostanze in cui diversi cittadini, raggiunti da avvisi di pagamento per annualità passate, si sono visti poi annullare gli stessi per una sbagliata revisione dei dati forniti dal registro degli immobili.
In alcuni casi gli avvisi di accertamento rimandavano a beni che non si trovavano più nella disponibilità dei contribuenti “colpiti” o ad immobili che risultavano ubicati in due strade contigue.
A denunciare la situazione disagevole anche il Pd metelliano, che ha evidenziato pure un'errata tariffazione delle pertinenze annesse agli immobili principali, tra cui box auto e cantine, ed una verifica fatta per singole annualità e non per singoli contribuenti.
È delle ultime ore, infatti, la richiesta inoltrata all’Amministrazione comunale di un controllo da portare a termine individualmente (in modo da consentire all’utenza, una volta per tutte, l’espletamento dell’eventuale pratica di regolarizzazione), di un rimborso per gli importi indebitamente pagati sulle pertinenze calcolate in maniera errata e della possibilità di rateizzare la presumibile somma dovuta.
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