Tu sei qui: CronacaI nonni antibullismo
Inserito da (admin), mercoledì 19 marzo 2008 00:00:00
Nuovi episodi di bullismo a Pregiato: minacce e vessazioni per alcuni giovani della frazione, costretti a consegnare la paghetta per la merenda giornaliera ai bulli del quartiere. Una prassi consolidata, che si consumerebbe ogni mattina prima dell'inizio delle lezioni scolastiche. Dalle prime testimonianze, gli autori sarebbero gli stessi responsabili degli atti di vandalismo e teppismo registratisi nei mesi scorsi sui pullman di linea del Cstp. A rompere il muro di omertà sono stati i genitori dei ragazzi vittime dei soprusi, che, dopo aver ascoltato i racconti dei loro figli, hanno deciso di parlare e chiedere l'aiuto delle autorità.
«In queste settimane qualcosa è cambiato - dicono alcuni genitori - Le notizie dei blitz sui pullman e delle punizioni hanno dimostrato che qualcosa si sta muovendo. Non bisogna aver paura di parlare, anzi bisogna collaborare per bloccare questa spirale di violenza». Ieri sera, a Pregiato, un comitato spontaneo di genitori della frazione ha incontrato l'assessore alla Sicurezza, Alfonso Senatore, promotore insieme al sindaco di un articolato piano antibullismo, l'assessore all'Istruzione, Daniele Fasano, e quello alle Politiche sociali, Michele Coppola. I genitori non si sono limitati a denunciare gli episodi di teppismo, ma hanno offerto la loro collaborazione.
«Hanno presentato una proposta concreta - spiega Senatore - ovvero nonni antibullismo davanti alle scuole. È senza dubbio un aiuto, anzi può essere una proposta molto convincente, perché non si tratterebbe solo di una maggiore sorveglianza davanti alle scuole, ma molto di più. La sensibilità dell'essere nonni potrebbe essere anche da supporto al programma di recupero da noi fortemente caldeggiato. Come abbiamo annunciato nei mesi scorsi, abbiamo avviato anche il "reclutamento" di agenti, carabinieri in pensione, che andranno a rafforzare la presenza dei Vigili». A quanto si apprende, i responsabili dei fattacci sarebbero ormai noti. Si tratterebbe di bulletti, tutti minorenni, e sarebbero gli stessi autori degli episodi di teppismo e danneggiamento agli autobus di linea. E si fanno sempre più insistenti le voci di nuovi blitz, nel corso dei quali sarebbero presenti anche assistenti sociali ed educatori. Il tutto ripreso dalle telecamere di un network nazionale, per diffondere l'immagine di Cava come laboratorio di un progetto antibullismo.
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