Tu sei qui: CronacaGrotte dell'Angelo, "Genius Loci" tra tradizione e mito
Inserito da (admin), domenica 19 luglio 2009 00:00:00
Dal 22 luglio al 26 luglio, presso le Grotte dell’Angelo a Pertosa (Sa), si terrà l’evento spettacolare “Giovani Rotte - Genius Loci tra mito e religione”, un progetto di animazione e valorizzazione di luoghi suggestivi. Si alterneranno scenografie allestite per l’occasione, azioni coreografiche, videoproiezioni e rappresentazioni pittoriche. L’evento, organizzato dal Comune di Auletta, in collaborazione con la Fondazione Mida, rientra nelle proposte culturali del “viaggio nella creatività”, percorso promosso dall’Assessorato al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania.
MOTIVAZIONI CULTURALI
Il tema “Genius loci” parte dall’idea che, per animare di contenuti un luogo, occorre che esso si riappropri di una identità condivisa. Abitare un territorio dove si è perso il senso delle proprie radici inaridisce l’identità collettiva e limita la capacità individuale di intervenire attivamente nella crescita culturale ed economica del territorio stesso. Lo spirito della cultura contadina che animava questi luoghi è stato forzatamente abbandonato nel periodo dell’emigrazione e sostituito da modelli di modernizzazione che non sono, però, riusciti a proporre valori alternativi altrettanto forti. Da sempre, però, la religione, in un senso ampio di sacralità, ha avuto una valenza fondamentale nelle attività umane in tutte le sue manifestazioni. Il lavoro nei campi, il rapporto con la famiglia, il senso della morte, sono stati sempre mediati da una visione magico-religiosa che, partendo dall’esperienze della sacralità antica, ha proceduto in un continuo riadattamento alle indicazioni del credo ufficiale. Il recupero dei valori legati alla terra e mediati da queste forti radici religiose può restituire il senso di appartenenza e promuovere il rilancio del territorio, che dal terremoto del 1980 stenta a decollare e che anzi, in seguito all’azione sismica, contrariamente a quanto accade in altre aree devastate dallo stesso evento, è stato oggetto di un’aggressione selvaggia da parte di entità spesso estranee alla realtà locale.
PROGRAMMA ESECUTIVO
Il tema “Genius Loci”, lo spirito dei luoghi, è l’elemento comune agli interventi nelle tre diverse location individuate: MIDA I, MIDA II e Grotte dell’Angelo. Il percorso sarà articolato in azioni performative, eventi, installazioni video.
All’interno del Museo speleologico MIDA 1 sarà possibile ascoltare il suono e le risonanze precedentemente campionate nelle Grotte dell’Angelo. Persefone, lo spirito del sottosuolo è il tema chiave dei video con immagini artistiche delle grotte, che prepareranno emotivamente il turista a vivere un viaggio emozionante in un posto fortemente suggestivo. In due giorni precedenti l’evento, nel MIDA1 sono previsti incontri con giovani del posto per illustrare le ragioni del progetto e per invitarli a partecipare agli aspetti organizzativi ed all’allestimento. Un incontro prevede la possibilità da parte dei ragazzi di interagire con apparecchiature elettroniche per la produzione ed elaborazione di suoni campionati.
Nel Museo botanico MIDA II si alluderà al mito di Demetra, lo spirito della terra, con l’allestimento di stand di prodotti agro-alimentari della zona e materiale documentativo dell’evento.
Alla fine del percorso inizia lo spettacolare viaggio nelle Grotte (Giovani ROTTE). Un evento multimediale di luci, suoni, danza, video, musica. Lo straordinario scenario delle Grotte dell’Angelo diventa elemento chiave della rappresentazione della Dea Madre: lo spirito della terra, lo spirito del sottosuolo e lo spirito degli avi.
DESCRIZIONE EVENTO
Introduzione (6 minuti)
All'ingresso della grotta un giovane volontario del luogo accompagna il gruppo di 35\45 visitatori verso la barca in attesa. Prima di salire viene proiettato sulla parete un video con le immagini del centro storico di Auletta dopo il terremoto del 1980. In questo video sono montate immagini di crolli con suoni di deflagrazioni e voci. Contemporaneamente, come materializzandosi dalle rocce, appare una figura-guida, ideale protagonista di questo viaggio che gli spettatori si accingono a seguire. Il percorso reale alluderà anche al percorso nella memoria storica del luogo, che sin dalla preistoria si è caratterizzato per il suo forte valore sacro. Sarà, quindi, un viaggio in cui si cercherà l'aiuto necessario a trovare la forza e le ragioni di una ricostruzione del territorio e dell'identità collettiva.
Primo quadro (6 minuti)
Il pubblico è invitato a prendere posto sul barcone mentre i suoni del video vanno a scomparire. Durante il percorso a questi si sostituiscono il suono naturale dell'acqua e degli uccelli, amplificato dal riverbero delle pareti della grotta. Andando oltre gli stessi suoni sono diffusi da altoparlanti. A questi suoni in diminuendo si sovrappongono in crescendo il suono della cascata ancora nascosta alla vista. Una luce a led illumina la guida, mentre altre luci svelano porzioni di pareti. Aumenta il senso dell’attesa.
Secondo quadro (5 minuti)
La barca attracca e la guida accompagna gli spettatori al belvedere, dove il viaggiatore entra in contatto con la forza della natura ascoltando il suono potente della Cascata, inquadrata da una scenografia luminosa. Da altoparlanti, confusi tra le rocce, all'improvviso scaturiscono, come acqua, frammenti sonori del suono della cascata. Gli spettatori avvertono la possibile forza distruttrice degli elementi naturali.
Terzo quadro (6 minuti)
La guida organizza gli spettatori in una sorta di processione notturna, le luci disegnano sulle pareti personaggi e luoghi misteriosi mentre una musica elettronica, che rielabora voci e parole, sembra invocare la protezione degli avi e delle divinità. Si arriva nella “Sala del Castello”, dove si svelano le presenze percepite nel percorso con proiezioni sulle pareti di sfuggenti sagome umane.
Quarto quadro (6 minuti)
La guida conduce il gruppo nella “Sala della Madonna”. Sullo sfondo si vedono delle ombre che, avvicinandosi, si materializzano in tre figure (i percussionisti di Ars Ludi). Queste, mimando gesti rituali, iniziano a suonare strumenti a percussione di metallo (heavy bells, crotali, gong e tam), mentre sulle pareti appaiono le immagini di Grandi Madri (tra cui quella ritrovata nella Grotta stessa) come evocate dai suoni. Lo spettatore partecipa all’apparizione divina.
Quinto quadro (6 minuti)
La guida riorganizza il gruppo in processione, procedendo il suo immaginario viaggio nel tempo alla ricerca delle sue radici religiose. Approda nel ramo delle vaschette dove è rappresentato il mito di Demetra (dal greco “ghe-mater”, cioè madre-terra immagine della fertilità e protettrice dei raccolti), che incontra sua figlia Persefone (dea degli inferi a cui si associa il periodo infecondo della terra). Una danzatrice che immedesima le due divinità si specchia nell’acqua delle vaschette per ricomporre l’identità dei due personaggi. Sulle pareti questo gioco di specchiamento viene riprodotto ed amplificato con la proiezione del volto della danzatrice, accompagnata da musica registrata che riecheggia il suono dell’acqua. Si sta evocando la protezione sui raccolti.
Sesto quadro (8 minuti)
La danzatrice-Demetra si sposta e conduce gli spettatori alla Grande Sala. Qui, nel buio totale, lo sguardo è attratto da un unico raggio di luce che accompagna nella sua caduta una goccia d’acqua proveniente dalla volta della grotta. A questa prima goccia illuminata farà seguito una sequenza di altre gocce. Dal fondo della sala avanzano tre personaggi (i percussionisti di Ars Ludi) illuminati da due fasci di luce laterali, che si dispongono attorno ad una serie di percussioni (legni e pelli), mentre sulla volta viene proiettata l’immagine del sole. Tra le rocce si manifestano altri due danzatori, che con Demetra inscenano una danza sempre più convulsa, in un ritmo crescente ad imitazione di un rito dionisiaco. Qui, infatti, Demetra incontra il figlio Dioniso (dio che porta i frutti alla piena maturità) ed insieme celebrano il rito propiziatorio della fertilità.
Settimo quadro (7 minuti)
Dopo la danza parossistica il pubblico affronta in processione un ulteriore avvicinamento alle sue radici religiose. Nella Sala del Battistero, infatti, un fascio di luce ascendente allude alla rivelazione di Dio, mentre la musica sacra di Gesualdo da Venosa (signore cinquecentesco di queste terre) accentua il senso di misticismo. La guida conduce il gruppo alla Sala dell’Unione, dove un’enorme colonna, nata dall’unione di una stalattite ed una stalagmite, rappresenta idealmente il sincretismo magico-religioso tipico di questa area geografica. Sulle pareti vengono proiettate le immagine della Madonna Nera (le cui lontane radici affondano nell'antichissimo culto della Grande Madre) e due danzatori svolgono un intervento coreografico sulle note di canti gregoriani, con improvvisazioni di sassofono a sottolineare la sintesi di due epoche storiche. Il pubblico riconosce l’immagine sacra e rientra nella contemporaneità.
Ottavo quadro (13 minuti)
La guida conduce gli spettatori in fila indiana attraverso un passaggio angusto. Qui una voce femminile canta una serena melodia che aiuta a rielaborare l’esperienza collettiva vissuta nel viaggio e prepara al momento della “rinascita”. Infatti, dopo questo percorso accidentato nel “ventre della Madre Terra”, il pubblico uscirà sul Belvedere, dove, in lontananza, un grande schermo mostra le immagini rielaborate della ricostruzione del centro storico di Auletta, sovrapposte ad immagini con feste e canti della tradizione locale. Si assiste alla rinascita dei luoghi, mentre giovani volontari, che distribuiscono spighe e rami di ulivo, accompagnano gli spettatori verso l’uscita come a voler andare a riappropriarsi del territorio.
Durata evento: 63 minuti.
DATE EVENTO
- Mercoledì 22 luglio: 1ª rappresentazione
- Giovedì 23 luglio: 2ª rappresentazione
- Venerdì 24 luglio: 3ª rappresentazione
- Sabato 25 luglio: 4ª rappresentazione
- Domenica 26 luglio: 5ª rappresentazione
Previsti 4 spettacoli giornalieri dalle 19 alle 23, con entrata ogni ora.
ELENCO ARTISTI
Ensemble Ars Ludi - Percussioni: Al Abderezak, Fabrizio Bartolini, Alessandro Di Giulio, Matteo Martizi, Nicolò Niro, Aurelio Scudetti - Danzatori: Beatrice Magalott, Francesco Schiano, Amina Amici - Soprano: Valentina Mastrangelo - Sound designer: Luca Spagnoletta - Light designer: Gianfranco Lucchino - Coreografia: Silvana Brotzu - Videomaker e regista: Leonardo Genuini - Musiche e sonorizzazioni di Antonio Caggiano e Luca Spagnoletta - Costumi di Silvana Brotzu
Info: 0975.397037, www.midaeventi.it
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