Tu sei qui: CronacaGiustizia cavese in coma prolungato
Inserito da (admin), giovedì 12 maggio 2005 00:00:00
Grido d'allarme dell'associazione forense "Pietro De Ciccio" per le gravi disfunzioni della Sezione cittadina del Tribunale di Salerno. La protesta si leva alta, sulla falsariga di quelle attuate negli anni scorsi. «Ancora una volta - afferma Ciro Senatore, presidente dell'associazione "De Ciccio" - protestiamo contro lo stato precario in cui l'avvocatura è costretta a svolgere ogni giorno la sua attività professionale. Di qui la nostra piena e completa adesione alla manifestazione indetta dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati contro le insoddisfacenti proposte fatte dall'Amministrazione comunale di Salerno. La nostra adesione era anche per protestare per le condizioni e le difficoltà della Sezione metelliana ed abbiamo trovato ampia solidarietà dai colleghi salernitani dell'Ordine». La storia si trascina da anni, fin dall'istituzione della Sezione cavese del Tribunale di Salerno. Quando si diffuse la voce di una soppressione dell'ex Pretura, in un'azione unitaria politici nazionali, regionali e provinciali, amministratori locali ed avvocati tutti ottennero la localizzazione a Cava di una Sezione del Tribunale. Una conquista che trovò ampi consensi. La città aveva un alto carico di cause e soddisfaceva gli interessi di un ampio territorio. Ma già da allora iniziarono i problemi: la sede, i lavori che tardavano ad essere ultimati, soprattutto la mancanza di giudici, troppo spesso a scavalco. Di qui le varie proteste susseguitesi nel corso degli anni ed avallate dal Consiglio dell'Ordine e dalle stesse Amministrazioni. Petizioni al presidente del Tribunale, interventi presso il Ministero e lo stesso Consiglio Superiore della Magistratura. Purtroppo, le soluzioni adottate con il passar del tempo si rivelavano sempre più temporanee. Ed oggi, ancora una volta, il presidente Senatore è costretto a ricordare alla stampa, alla cittadinanza tutta ed alle autorità giudiziarie e politiche i problemi gravissimi della Sezione cittadina del Tribunale di Salerno: «Nonostante la nomina della dott.ssa Criscuolo, i problemi esistenti prima della sua venuta a Cava, dopo numerose istanze al presidente del Tribunale, non sono stati risolti. Il giudice Criscuolo è costretto a mantenere gli incarichi precedentemente assunti presso la III Sezione penale di Salerno e certamente non può smaltire l'enorme carico pendente presso il Tribunale di Cava». Di qui il disagio, derivante anche dal fatto che il Tribunale di Cava è accorpato in un'unica Sezione con quello di Amalfi. «Occorre che il problema venga risolto - conclude l'avv. Ciro Senatore - con soddisfazione degli interessi degli utenti della giustizia e di quelli del magistrato, che non può essere sottoposta a carichi eccessivi». Ed aggiunge che, per i persistenti rallentamenti e disfunzioni, non possono essere garantiti nemmeno i provvedimenti di urgenza o l'emissione di decreti ingiuntivi.
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