Tu sei qui: Cronaca"Giovanni XXIII", l'ira dei genitori
Inserito da (admin), venerdì 9 settembre 2005 00:00:00
Minacciano di non portare i figli a scuola. Chiedono l'intervento del commissario prefettizio per trovare una soluzione ai doppi turni che gli alunni della Scuola Media "Giovanni XXIII" saranno costretti a sostenere per il prossimo anno scolastico, a causa dei lavori di adeguamento del plesso scolastico. «La situazione è stata affrontata con eccessiva leggerezza - afferma Roberto Ricci - ed oggi, a pochi giorni dall'inizio delle lezioni, si sta verificando quello che noi, da profani, ma con un minimo di buon senso, avevamo previsto e denunciato già nel mese di giugno. I lavori sono in ritardo ed una quindicina di classi dovrebbero fare i doppi turni: questa la soluzione prospettata. Senza minimamente preoccuparsi dei disagi di centinaia di alunni e delle loro famiglie». Le opere di ristrutturazione iniziarono lo scorso 13 giugno. Ad insospettire immediatamente i genitori fu il cartellone apposto all'esterno del plesso, che riportava la data di inizio, ma non quella di fine lavori, che sembra sia fissata, da contratto, a marzo 2006. Non convinsero neppure le assicurazioni del dirigente scolastico, Vincenzo Salvati, che, alle preoccupazioni dei genitori, nel mese di giugno rispose: «Viviamo un'emergenza, ma è tutto sotto controllo. Gli interventi da eseguire non sono particolarmente invasivi. Si tratta di adeguare l'impianto elettrico, eliminare alcune barriere architettoniche, installare un ascensore, tinteggiare ed intonacare l'esterno. Ci potrebbero essere doppi turni per qualche sezione, ma non disperiamo che anche questo problema sarà risolto. Non ci sono giustificazioni per eventuali ritardi nella tabella di marcia dei lavori, che, anzi, potrebbero concludersi anche per settembre. In ogni caso, con l'Amministrazione comunale abbiamo già avuto diversi contatti per prevedere, se necessario e possibile, la disponibilità di aule presso altri istituti». Ma proprio questa disponibilità è venuta meno, soprattutto da parte del Liceo Classico, diviso dalla Scuola Media praticamente da una sola parete, mentre l'Amministrazione comunale - accusano i genitori - ha pensato solo alle beghe politiche, dimenticandosi di questo problema. Che si ripropone oggi, puntualmente, con l'inizio dell'anno scolastico.
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