Tu sei qui: CronacaGiovane donna stuprata, è giallo
Inserito da (admin), venerdì 27 febbraio 2009 00:00:00
Aggredita e poi stuprata nel parcheggio del Trincerone mentre stava tornando a casa dopo una festa di Carnevale. In base al racconto di una 32enne cavese, erano da poco passate le 3 di notte quando la "vittima" si è allontanata dalla festa per fare ritorno alla propria abitazione. All’interno del parcheggio, la donna sarebbe stata avvicinata da un uomo che, dopo averla bloccata e trascinata con forza dietro un’auto, l’avrebbe stuprata.
Il passaggio di alcune auto avrebbe intimorito il malintenzionato, che sarebbe scappato lasciando a terra la povera donna. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, guidati dal comandante Mannino, ed una pattuglia della Polizia.
La donna, S.S., figlia di un ex carabiniere e provata da una precedente relazione sentimentale sfociata in una separazione, si è recata in Commissariato ed ha esposto denuncia per aver subito violenza sessuale.
Immediatamente trasportata all’ospedale "Santa Maria dell’Olmo", gli accertamenti non hanno, però, confermato lo stupro, dato che dagli esami non sono risultate ecchimosi e lesioni.
In mancanza di violenza accertata, il vicequestore Caserta ha dichiarato che le indagini vanno comunque avanti, per capire cosa sia realmente accaduto. Un importante aiuto per la risoluzione del caso è arrivato grazie alla collaborazione della Polizia Locale, che ha fornito i filmati registrati dalle telecamere di via Atenolfi.
Filmati che potrebbero chiarire molti lati oscuri della vicenda, che ha assunto i contorni di un vero e proprio giallo. In effetti, dopo un sopralluogo nei dintorni del parcheggio, a circa 10 metri di distanza è stata ritrovata la borsa della vittima, in cui non mancava nessuno dei suoi effetti personali. E ciò non corrisponderebbe con il racconto della giovane donna, che ha affermato di essere stata scippata dopo la violenza.
Per il momento gli agenti del Commissariato di Polizia cavese non escludono l’ipotesi dell’aggressione senza violenza sessuale e preferiscono mantenere il riserbo sulle indagini, visto il risvolto umano e privato della vicenda, nonché le contraddizioni emerse nel corso della ricostruzione dell’accaduto.
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