Tu sei qui: CronacaGiostre, ospedale e capolinea Cstp, polemiche in Consiglio
Inserito da (admin), martedì 8 settembre 2015 00:00:00
Il braccio di ferro tra frate Gigino ed il sindaco Vincenzo Servalli in questi giorni si declina nella questione delle giostre in Piazza San Francesco. Nel corso del Consiglio comunale di ieri pomeriggio si è parlato del permesso rilasciato dal Comune ai giostrai per l’occupazione dell’area antistante il Santuario di San Francesco e Sant’Antonio.
In assise gli “alfieri” del religioso sono stati i consiglieri di opposizione Clelia Ferrara e Vincenzo Passa, i quali, con differenti argomentazioni, hanno posto l’accento sul fatto che l’Amministrazione abbia adottato, per una medesima questione, il metodo dei “due pesi e due misure”. Il riferimento è al divieto dell’Amministrazione a frate Gigino di sparare troppi botti, che turberebbero la degenza dei malati ricoverati nel vicino ospedale. «Si fa un gran parlare del rumore dei botti - hanno precisato - ma non del disturbo che arrecheranno, con luci e musiche, i giostrai».
Pronta la replica di Servalli, che ha spiegato: «Quest’anno c’era l’indisponibilità dell’area di via Gramsci e non potevamo fare altrimenti. In ogni caso ai giostrai l’Ente ha dato l’indicazione precisa che non dovranno essere installati impianti sonori, proprio per evitare che i pazienti siano disturbati». A dare manforte a Servalli il consigliere di “Amiamo Cava”, Massimiliano Di Matteo, che ha incalzato: «La verità è che la città ha bisogno di un’area fieristica e questa esigenza è stata ignorata dalla precedente Amministrazione. In ogni caso, confido nel fatto che siano stati fatti i dovuti accertamenti prima di rilasciare i permessi ai giostrai».
Ma in Consiglio è approdata anche la questione dell’ospedale. L’ex sindaco Marco Galdi è tornato a chiedere l’intervento del Governatore De Luca per la “salvezza” del “Santa Maria dell’Olmo”. L’attuale consigliere di opposizione ha chiarito: «Il nuovo decreto ministeriale prevede che ciascuna Regione debba operare il riordino, disponendo di una media di 3 posti letto ogni mille abitanti. Ne deriva che un bacino di utenza di oltre 100mila abitanti potrebbe aspirare ad un nosocomio con ben 300 posti letto. Mi pare che almeno possiamo chiedere che sia assicurata la garanzia del Pronto Soccorso attivo h 24 e dei servizi di assistenza di base, previsti peraltro dal decreto del Ministero della Sanità per i bacini di utenza ricompresi fra gli 80mila ed i 300mila abitanti».
E su questo punto Servalli si è affrettato a chiarire: «Spero di avere presto un primo contatto con De Luca. Ogni successivo passaggio sulla questione sanità sarà reso noto al Consiglio, nella speranza che saremo uniti e metteremo da parte ogni forma di partigianeria».
Il capolinea Cstp non tornerà in Viale Crispi
Il capolinea del Cstp non tornerà in Viale Crispi. Ieri pomeriggio in Consiglio comunale l’Amministrazione Servalli è stata molto chiara: il futuro capolinea sarà posizionato nei pressi della stazione ferroviaria.
L’opzione, però, non piace ai commercianti di Piazza Abbro. Tramite il movimento civico “Amiamo Cava”, gli esercenti hanno protocollato al Comune una petizione con più di 40 firme, lamentando forti perdite economiche. «Siamo vicini alle rimostranze dei commercianti e dei cittadini delle frazioni che stanno subendo numerosi disagi - ha dichiarato il consigliere Lamberti - Un ritorno del capolinea in Viale Crispi sarebbe auspicabile. Così come è necessario concludere i lavori in Piazza Abbro al più presto».
Le operazioni di restyling della piazza sono, infatti, ancora ferme per mancanza di materiali. «Come in tutte le grandi città, il capolinea va spostato fuori dal centro - ha commentato il sindaco Servalli - Posizioneremo in Viale Crispi una fermata con pensilina, in modo da rendere un servizio all’utenza ed allo stesso tempo non cambiare il doppio senso di marcia, che sta funzionando molto bene».
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