Tu sei qui: CronacaGenova, V3 Day: "Oltre" la protesta arrivano le proposte
Inserito da (admin), lunedì 2 dicembre 2013 13:29:43
Faceva freddo a Genova, soltanto un timido sole ha mantenuto la temperatura appena gradevole nelle ore più calde della giornata, coincise con l'intervento di Beppe Grillo che ha riempito Piazza della Vittoria: circa 200 mila persone secondo un tweet dell'organizzazione, poche decine di migliaia secondo i giornali avversi, una piazza piena in ogni angolo agli occhi di chi era presente intorno alle 14,30 quando l'ex comico genovese ha preso la parola.
Messa in stato d'accusa del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il cui nome è stato letteralmente subissato di fischi, referendum sull'uscita dall'Euro e ridiscussione dei trattati finanziari dell'Europa, constatazione della svendita delle principali aziende italiane all'estero, invito ai giovani a restare e cospirare contro il sistema piuttosto che scappare dall'Italia, persino parole di apprezzamento per il "grillino" Papa Francesco: sono tanti i temi affrontati dal palco da Grillo.
Ma il terzo V Day non è stato solo questo, anzi. Fin dal mattino agli stand allestiti sono stati presenti i parlamentari che, incontrando i manifestanti in arrivo, hanno dato spiegazioni sulle attività svolte e, col crescere della folla, si sono radunati a cerchio come si faceva nelle assemblee d'istituto delle scuole superiori. In pochi al centro a passarsi il megafono, gli altri ad intervenire per fare domande. Dal palco la musica delle band emergenti allietava l'affluire lento ma inesorabile di cittadini: No Tav, Meetup partiti dalla Sicilia e da tutto il Sud con 12 ore di pullman sulle spalle e tanta voglia di partecipare, giovani scalpitanti e persino anziani signori che, nonostante i capelli bianchi, hanno voluto dire basta all'informazione tradizionale attivandosi in rete, accedendo alla conoscenza boicottando gli schemi abituali. E' il popolo della piazza, quello che dal Palazzo, denunciano in tanti, non sanno e non vogliono più ascoltare.
Tema della manifestazione è, da titolo, "Oltre":oltre la protesta arriva la proposta. Lo stesso Grillo urla di meno e non manca di sottolineare, dopo cinque minuti dal suo ingresso in scena, di non aver detto nemmeno una parolaccia: è più concentrato nell'illustrare grafici e argomentare le sue posizioni su Euro e debito pubblico, segno che qualcosa nella strategia comunicativa è cambiata. Dopo di lui ospiti internazionali come Paul Connet, ideatore della strategia "Rifiuti Zero"; i ragazzi di Occupy Wall Street, movimento di protesta americano che, sembrerà strano, ma sta guardando all'Italia traendo ispirazione dal cammino fatto fin qui dal M5S; altri ospiti, poi, hanno parlato di ricerca della felicità, costruzione di case a impatto zero per riqualificazione energetica del Paese. Il "guru" Gianroberto Casaleggio, con un breve e conciso messaggio, ha salutato i presenti sottolineando come in Italia non c'è a suo avviso democrazia e il potere deve tornare al popolo.
Ultimo significativo intervento è stato quello del premio nobel per la letteratura Dario Fo che, con un monologo incentrato sulla cultura, ha sottolineato come il Paese abbia negli anni perso il suo ruolo egemonico per diventare deriso ed emarginato. «Siamo democratici ma non moderati» ha detto, non mancando di ricordare Franca Rame, recentemente scomparsa e a lui molto legata.
L'evento, comunque lo voglia commentare il mondo dell'informazione nazionale da sempre avverso al Movimento, ha smentito tutti quanti da mesi sostenevano la debolezza del gruppo: quelle persone radunate a Genova erano tante ed erano in carne e ossa, la battuta sarcastica del "grillino dietro al computer" non regge più.
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