Tu sei qui: CronacaGaldi aderisce al Coordinamento Acqua Bene Comune
Inserito da (admin), giovedì 30 agosto 2012 00:00:00
Il sindaco Marco Galdi ha annunciato ieri nella riunione dei capigruppo consiliari la sua adesione al Coordinamento Acqua Bene Comune. «Siamo rimasti d’accordo che l’Amministrazione avrebbe approfondito la vicenda legata all’eventuale trasformazione della società Ausino e delle ripercussioni sulla sua stessa sopravvivenza e predisposto una proposta da sottoporre alla Commissione Statuto e Regolamento».
In seguito ad un confronto avvenuto ieri sera col direttore dell’Ausino Spa, ing. Giuseppe Vitagliano, e con la geologa Silvana Di Giuseppe, i quali hanno aggiunto ulteriori elementi di valutazione, il sindaco Galdi ha maturato la seguente posizione:
«Ai sensi dell’art. 17, commi 51-57 della legge 127/97, come recepito nel D.Lgs. 267/2000, entrato in vigore il 18/8/2000 e concernente il nuovo “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, in data 24 marzo 2003 l’assemblea dell’“Azienda Servizi Idrici Integrati Ausino” deliberava la trasformazione da Azienda Speciale Consortile in Società per Azioni, acquisendo l’attuale denominazione “AUSINO S.P.A. - SERVIZI IDRICI INTEGRATI” e ponendo in essere tutti i connessi adempimenti previsti dalla normativa citata. Tale configurazione si rese opportuna perché l’Autorità d’Ambito Sele aveva manifestato interesse ad affidare il servizio “in house” ad una società di capitale pubblico.
Ripercorrendo a ritroso il processo, trasformando l’Ausino S.p.a. in azienda speciale - ha continuato il primo cittadino - si impedirebbe l’affidamento del servizio idrico integrato da parte dell’Autorità d’Ambito Sele, considerato che la finanziaria 2004, legge n.350 del 24.12.2004, ha confermato, tra le altre possibilità, di affidare direttamente il servizio a società di capitale pubblico, senza procedure di gara. Tale principio ha preso maggior forza a seguito delle risultanze del referendum popolare sull’acqua che ha portato all’abrogazione dell’art. 23 bis del D.L. n. 112 del 25.06.2008, convertito in legge n.133 del 06.08.2008.
L’Autorità d’Ambito Sele - ha spiegato Galdi - ha già deliberato di voler affidare il servizio all’Ausino S.p.a. nella zona nord dell’ATO 4 Sele, sulla base di tre presupposti: società di capitale interamente pubblico; controllo “in house” (analogo a quello che viene svolto per i servizi propri dei Comuni); sottoscrizione della convenzione di gestione, da cui scaturiscono tutti gli obblighi del gestore, inclusi gli investimenti e l’applicazione dei profili tariffari.
Per cui - ha aggiunto il sindaco metelliano - se l’Ausino dovesse riuscire ad assumere tale funzione, potrà garantirsi la sopravvivenza. In mancanza, la sua funzione e l’organico, sulla base di quanto delibererà l’Autorità d’Ambito Sele, potranno essere assorbiti da altro soggetto gestore già designato in ATO 4 (ASIS S.p.a., Salerno Sistemi S.p.a., Consac S.p.a.) o da altro nuovo soggetto pubblico appositamente costituito tra i Comuni serviti.
Quindi - ha concluso Marco Galdi - l’Ausino, ancorché sia divenuta una società di capitale, è partecipata da soli Comuni che usufruiscono del servizio. Inoltre, con la recente ordinanza del 24.07.2012 della V Sezione del Consiglio di Stato, si è affermato il principio della impossibilità di cedere quote azionarie delle società di gestione del servizio idrico integrato ai privati. Tuttavia, per aderire al principio confermato con il referendum, proporremo di inserire nello statuto una clausola sulla incedibilità delle quote azionarie ai privati. Tale recepimento darà prova piena che non esiste nessuna volontà di privatizzare l’acqua nella nostra comunità».
L'Addetto Stampa Antonio Di Martino
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