Tu sei qui: CronacaFurti in aumento in via Caifasso
Inserito da (admin), venerdì 31 gennaio 2014 00:00:00
La stabile presenza degli incontrollati ed incontrollabili “immigrati” in Campania, stante l’incremento dei reati predatori, pone in costante allerta i proprietari di abitazioni e garage.
Mancavano pochi minuti all’una di mercoledì 29 scorso, quando Silvio S., condomino della “Cooperativa San Lorenzo” di via Caifasso, 6, stante l’approssimarsi della notte, decideva di condurre il proprio amico a quattro zampe a fare l’ultimo bisognino, ma indirizzatosi verso l’uscita del palazzo notava che le luci dei garage erano tutte spente. Incuriositosi, senza perdersi d’animo, percorreva il corridoio che l’avrebbe condotto all’interruttore centrale ritenendo che fosse scattato per sovraccarico.
Con l’ausilio della torcetta del telefonino, percorsi pochi metri, notava che le porte d’accesso di tre garage erano aperte e dentro i locali vi erano tre individui. Conoscendo i proprietari delle rimesse e rilevato che le sagome non corrispondevano agli stessi, senza perdersi d’animo chieda agli intrusi chi fossero e cosa stessero facendo. Uno dei tre, con accento dei popoli dell’est Europa, con non poca sfrontataggine, rispondeva: «siamo della polizia!».
Il nostro concittadino, senza alcuna esitazione, avuta contezza che non erano poliziotti, ma ladri che stavano perpetrando furti ai danni dei suoi amici coinquilini, urlando, iniziava a chiamarli. Per richiedere l’intervento dei Carabinieri, atteso che la caserma dell’Arma cavese era distante poche centinai di metri, telefonava al 112. Trascorsi pochi minuti giungevano nel corridoio dei box i condomini: Salvatore P., Bruno D’A., Antonio A. e Valeria D.M.; a tal punto i ladri, visto il sopraggiungere dei rinforzi, si allontanavano precipitosamente attraverso la rampa d’accesso alle rimesse.
Sebbene il provvido intervento di Silvio S. impediva ai ladri di asportare le auto o quant’altro nelle loro intenzioni, si poteva rilevare che la saracinesca d’accesso ai garage, come le tre d’accesso agli stessi, erano state aperte forzando le serrature laterali e scardinando il congegno elettrico che attiva l’apertura delle “porte avvolgibili”, ponendo in essere la tecnica usata da veri professionisti, ovvero il “ponticellamento”.
Dopo circa un’ora giungeva in loco un’autopattuglia del Reparto Territoriale dell’Arma dei Carabinieri di Nocera Inferiore, impossibilitata ad intervenire prima per altro servizio d’istituto in corso. I militi intervenuti, nel prendere atto dell’accaduto, annotavano le caratteristiche somatiche dei tre malfattori, auspicando di assicurarli alla giustizia. Domanda: Chi risarcirà i danni materiali, orali e biologici arrecati ai nostri tre concittadini, oltre quelli al condominio?
Livio Trapanese
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