Tu sei qui: CronacaFuochi: l'ultima parola spetterà a Messina?
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 18 giugno 2001 00:00:00
Un'intera città per i fuochi. Il prossimo giovedì avrà inizio la 345ª edizione della Festa di Montecastello orfana, almeno per il momento, per il quinto anno consecutivo della gara di pirotecnia che richiamava gente da tutta la regione. La commissione provinciale per i materiali esplosivi è inamovibile sulle sue posizioni. No ai fuochi. La forestale non vuole sentire ragioni e fino a quando la legge regionale pone un limite per gli spari di 200 metri da un bosco non ci sono assicurazioni che tengano. Non bastano le assicurazioni fornite dal presidente dell'ente Montecastello, Rigoletto Maraschino, sulle costosissime "bombe cinesi", che si esauriscono in aria senza lasciar cadere residui incendiari sul terreno; non basta una perizia balistica che ne garantisce la sicurezza, neppure l'eliminazione della gara sostituita da una piccola esibizione pirotecnica, né lo spiegamento di uomini e mezzi antincendio.
Eppure ci sono sagre di altri paesi, anche nelle vicinanze, dove pare si riesca a sparare nonostante si è immersi nel verde. Anche a Cava il divieto fu momentaneamente sospeso per colorare il cielo da Monte Castello in occasione del Capodanno del 2000, eppure il bosco o macchia mediterranea c'era e c'è ancora. L'ultima chance, però, la fornisce il regolamento regionale, che parla di deroga in funzione dell'autorizzazione data dal responsabile della sicurezza della città. Se la richiesta di interpretazione di questa norma chiesta alla regione dovesse individuare nel sindaco tale responsabilità, nella sua qualità di responsabile della protezione civile, allora tutto passerebbe nelle mani del sindaco Alfredo Messina (nella foto a lato), che avrebbe la discrezionalità di decidere se far sparare o no in considerazione di tutte le garanzie fornite.
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