Tu sei qui: CronacaFoscari: "Giù i cancelli nello stadio"
Inserito da Mariangela Chiagano (admin), giovedì 15 settembre 2005 00:00:00
Una stagione calcistica da dimenticare, quella dell'anno scorso, dove ad essere messo da parte è stato proprio lo spirito agonistico. La città metelliana, rappresentata da uno dei suoi principali esponenti, rivendica il calcio, la massima espressione dello sport e della socialità. Per l'occasione, Giuseppe Foscari, consigliere provinciale presso la Giunta Villani, capogruppo di RC, esprime le sue determinate considerazioni: «Dopo la stagione scorsa, nella quale, per ragioni di ordine pubblico, la Cavese è stata costretta a disputare diverse partite in campo neutro ed a porte chiuse, dopo alcune ripetute violenze verificatesi davanti allo stadio o per le vie della città o, ancora, nelle strade adiacenti allo stadio, credo che sia arrivato il momento di fare una riflessione sulla maggiore e più coinvolgente attività sportiva della città. Propongo - aggiunge il docente di Storia dell'Europa presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Salerno - che vengano tolti i cancelli all'interno dello stadio "Simonetta Lamberti" e che si effettuino degli interventi tecnici, tali da consentire ai tifosi della Curva e dei Distinti di avere una posizione visiva migliore, soprattutto senza quell'"apparato di ferro" capace solo di dare l'idea di un lager, più che di uno stadio di calcio. La proposta, di per se, non sarebbe sufficiente. Occorrerebbe una strettissima intesa tra la società, i tifosi, le Forze dell'ordine ed i mezzi di comunicazione. Occorrerebbe, inoltre, un forte coinvolgimento educativo per sensibilizzare i tifosi, facendo capire in che modo andrebbero vissute le partite di calcio, adottando uno spirito completamente diverso. Vorrei ricordare che, negli anni ‘80, quando la Cavese era in serie B, avevamo preso la buona abitudine di non fischiare gli arbitri che sbagliavano, ma di applaudirli. Mi appello, dunque, a quel senso di sportività che non può essersi smarrito, ma che, soprattutto, deve diventare la base di riferimento di un processo abbastanza rivoluzionario. Provate ad immaginare quale effetto dirompente avrebbe questa proposta se fatta con la giusta disponibilità dei tifosi, spesso ingiustamente additati come violenti e facinorosi. Il sistema di video sorveglianza potrebbe essere un ottimo fattore di prevenzione, assicurando un controllo meticoloso. Intanto, però, vorrei affermare con forza che l'idea della vera rivoluzione non sarebbe nelle forme di prevenzione e di controllo, ma nel rinnovato spirito partecipativo dei tifosi». Il capogruppo provinciale di RC non tralascia nulla al caso...«Per ciò che concerne la pista di atletica, se deve essere solo un effetto ottico, considerato che è anche in pessime condizioni in più punti e che non viene affatto utilizzata, si potrebbe addirittura ipotizzare di eliminarla, costruendone una specifica al campo di Pregiato o nei pressi dell'ex Velodromo a Passiano. Nei prossimi giorni è mia intenzione dialogare con tifosi, società e Forze dell'ordine per cominciare a verificare se sul piano culturale, oltre che tecnico, ci siano le condizioni per far diventare lo stadio "Simonetta Lamberti" un luogo di incontro pacifico ed uno spazio pubblico da utilizzare e da mettere a disposizione. Infine, se dovesse essere possibile un discorso del genere, si potrebbero pensare altre iniziative per l'uso degli spazi al di sotto delle Tribune, dei Distinti e delle Curve. Spero, attraverso questa mia proposta, che si apra un dibattito nella città che non subisca condizionamenti politici di sorta. La Cavese è di tutti e non può essere oggetto di mire politiche».
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