Tu sei qui: CronacaFondi europei a rischio, botta e risposta tra Salsano e Galdi
Inserito da (admin), martedì 6 ottobre 2015 00:00:00
Continua il duello a distanza tra l’Amministrazione Servalli e l’ex sindaco Marco Galdi. Terreno di scontro, ancora una volta, sono i fondi europei destinati alla realizzazione di importanti opere pubbliche. Nei giorni scorsi l’assessore al Bilancio del Comune metelliano, Adolfo Salsano, cui fa capo anche la delega ai fondi comunitari, aveva accusato l’Amministrazione Galdi di non aver saputo spendere adeguatamente i soldi stanziati dall’Unione Europea. Nello specifico, Salsano aveva sostenuto che sarebbe stato speso soltanto il 23% dei fondi disponibili a fronte dei progetti ammessi a finanziamento.
Le dichiarazioni dell’assessore Salsano non sono andate giù all’ex sindaco Marco Galdi, il quale ha prontamente replicato. «Conoscendo la buona fede di Adolfo Salsano - ha chiosato Galdi - suppongo che non sia informato sull’andamento dei finanziamenti europei. Il nostro Comune è stato fra quelli che, in Regione Campania, hanno meglio impiegato le risorse comunitarie e questo ci ha consentito due risultati importanti: il riconoscimento di ulteriori 20 milioni di euro sui cosiddetti progetti retrospettivi e l’attribuzione, nelle cabine di regia regionali tenutesi nel 2014, di altri 11 milioni di fondi. Da ciò discende che il nostro Comune ha ottenuto solo un anno fa ben 11 dei 30 milioni cui si riferisce l’assessore Salsano. Fra progetti ed espletamento gare, era impensabile che ad oggi queste somme potessero risultare già ampiamente spese».
Secondo quanto sostiene Galdi, i milioni realisticamente possibili da spendere, quindi, sarebbero 19 e non 30. «Un’ulteriore considerazione da fare - ha proseguito l’ex primo cittadino - è che, grazie ai ribassi sugli appalti, che si aggirano mediamente intorno al 35%, la spesa che è possibile rendicontare scende da 19 a 12 milioni di euro. Inoltre, mi risulta che nei prossimi giorni la Regione certificherà ulteriori 2 milioni di euro. In questo modo, arriviamo a circa 9 milioni. A conti fatti - sostiene Galdi - tenendo conto del rapporto percentuale fra i 9 milioni certificati o comunque già liquidati ed i 12,35 milioni che era realisticamente possibile certificare, allo stato è stato impegnato il 72,87% dei fondi comunitari ricevuti anteriormente al 2014».
L’ex sindaco, infine, invita l’Amministrazione Servalli a seguire con maggiore attenzione le opere in corso di realizzazione per cercare di portarne a termine quante più possibili. «Seguendo bene i lavori in corso, non solo si possono terminare quelli programmati prima del 2014, tra cui l’ex Eca, Santa Maria del Rifugio e Piazza Bassi, ma si possono chiudere anche i cantieri per i lavori avviati grazie al supplemento di finanziamento ottenuto nel 2014, come l’ex mercato coperto di viale Crispi, San Giovanni ed il terzo lotto di Villa Rende».
Sull’argomento, e sul rischio di dover restituire a Bruxelles i fondi europei, è intervenuto anche il sindaco Vincenzo Servalli: «Appena insediati abbiamo valutato lo stato di realizzazione delle opere pubbliche in corso, alcune delle quali del tutto inutili, ed abbiamo constatato che scontano tutte enormi ritardi. Chi ora sbandiera grande attenzione alle opere pubbliche sconta un distacco tra le sue vuote parole e la sostanza dei fatti».
Dal canto suo, il primo cittadino metelliano ha promesso l’avvio di una nuova fase in tema di lavori pubblici, dando una forte accelerata ai lavori in corso. L’obiettivo dell’Amministrazione Servalli è quello di evitare una forte penalizzazione sulla prossima programmazione di fondi europei.
Valentino Di Domenico
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