Ultimo aggiornamento 11 ore fa S. Saba martire

Date rapide

Oggi: 24 aprile

Ieri: 23 aprile

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CronacaFollia ultrà, vittima chiede giustizia

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cronaca

Follia ultrà, vittima chiede giustizia

Inserito da (admin), giovedì 22 febbraio 2007 00:00:00

«Tornavo a casa da lavoro quando ho incrociato quella banda di teppisti che si è riversata sulla mia auto, per poi aggredirmi brutalmente. Solo un caso ha voluto che non finissi ammazzato. Oggi, dopo quasi 4 anni, non è ancora stata fatta giustizia. Anzi, mi chiedo: la giustizia dov'è?». A parlare è Alfonso Lodato, 45 anni, un lavoro come operaio turnista in una fabbrica di Castel San Giorgio, una moglie, Anna, e due splendidi bambini, e soprattutto nessuna passione per il calcio. «Del pallone so solo che è rotondo - dice - non sono mai stato tifoso di una squadra di calcio».

Eppure, proprio Alfonso è una delle vittime del terribile raid messo a segno a Cava de'Tirreni la sera del 25 novembre 2003 da gruppi di pseudo-tifosi della Nocerina. La sua colpa è di essersi trovato nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Era la vigilia del derby tra Cavese e Nocerina e bande organizzate di teppisti misero a ferro e fuoco la città metelliana. In questi giorni si sta concludendo il processo, che vede imputati 8 minorenni, ed Alfonso Lodato ha deciso di parlare. «Il processo è alla battute finali - spiega - Io sono stato convocato come testimone, ma non sono stato mai ascoltato, forse perché non ho fatto richiesta di risarcimento e non ero assistito da un avvocato. Ma non ci sto. Non posso credere che fra qualche giorno questi stessi giovani che potevano uccidermi non saranno condannati perché minorenni. Con ogni probabilità saranno affidati ai Servizi sociali. In questo modo la violenza nel calcio non sarà mai estirpata, anche perché molti di quei ragazzi giocano in squadre di calcio».

Inizia dalla fine il suo racconto, Alfonso. Troppa è l'amarezza per l'ingiustizia che lui pensa di dover subire. Troppo il rancore per una giustizia che, secondo Alfonso, non tutela i cittadini. «Quella terribile sera stavo tornando da lavoro - racconta Alfonso - All'altezza della stazione, dove c'era a quell'epoca la pompa di benzina, vedo un gruppo di ragazzi a bordo dei motorini. Sulle prime penso a ragazzi che hanno partecipato a qualche festa». Alfonso non sa che dopo pochi giorni c'è in programma il derby e non riconosce neppure i colori delle sciarpe. «Li faccio passare - continua - ma i motorini accostano e sbattono violentemente una mazza sul portellone posteriore della mia Opel Astra e rompono pure lo specchietto».

Alfonso ha lo stereo acceso e non sente le minacce e le parolacce che gli urlano quei teppisti. «Avevo la cintura allacciata e, non appena ho tentato di scendere dall'auto, mi hanno colpito all'orecchio con il casco. Mi hanno fatto volare giù dal naso gli occhiali, mentre uno di loro ha estratto il coltello». È stato allora che si sono udite le sirene della Polizia e dei Carabinieri. «I ragazzi sono scappati. E nessuno dei passanti mi ha dato una mano». Dopo il ricovero al Pronto Soccorso, Alfonso si è recato dai Carabinieri per la denuncia: «Nei giorni successivi al fattaccio ho dovuto assentarmi dal lavoro. Proprio in quelle settimane sono stato chiamato dal Commissariato di Nocera per identificare i miei aggressori, ma era evidente che senza occhiali, e per di più al buio, non ero stato in grado di riconoscere i loro volti».

Alfonso ha deciso di non avviare una causa per il risarcimento danni, ma è stato chiamato come testimone al processo tuttora in corso: «Sulle comunicazione è ben precisato che, se non mi presento in aula, devo pagare una penale di circa 500 euro. Eppure, ormai il processo è alla fine ed io non sono mai stato ascoltato». E precisa: «Gli 8 imputati sono tutti minorenni e molti giocano nelle squadre di calcio. Secondo le ultime indiscrezioni, con ogni probabilità se la caveranno con qualche ora di servizi sociali: è questa la giustizia? Quella sera avrebbero potuto ammazzarmi e purtroppo, se le cose non cambiano, gli stessi fatti potranno ripetersi ancora».

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

Nelle foto alcuni effetti del raid Nelle foto alcuni effetti del raid

rank: 10224108

Cronaca

Si avvicina alla ex nonostante divieto e braccialetto elettronico: arrestato 48enne di Cava de' Tirreni

Nel rispetto della presunzione di innocenza e fermo restando che eventuali giudizi di responsabilità potranno conseguire solamente a pronunciamenti irrevocabili, si rende noto che il 20 aprile, a Nocera Inferiore (SA), i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, per "violazione...

Dramma della solitudine a Cava de' Tirreni, ex assistente sociale trovata morta in casa

Dramma della solitudine a Cava de' Tirreni dove una donna, ex assistente sociale poco più che settantenne, è stata trovata morta in casa dopo due giorni. Lo riporta "Il Mattino". Colta da malore mentre era in bagno, la donna non è riuscita a chiedere aiuto e, vivendo senza parenti in città, nessuno si...

Salerno, scoperto con il permesso di soggiorno falso: straniero denunciato e rimpatriato

Giovedì 17 aprile, la Polizia di Stato ha proceduto all'esecuzione dell'espulsione dal territorio nazionale di un cittadino indiano, mediante accompagnamento all'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Il soggetto si era presentato il 14 aprile agli sportelli dell'Ufficio Immigrazione per regolarizzare...

Carne trattata con soda caustica e calce: blitz dei Nas in uno stabilimento abusivo a Pagani

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, coadiuvati da personale del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore (SA) e del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno, hanno ispezionato uno stabilimento per la lavorazione delle carni di Pagani (SA), sorprendendo quattro persone mentre...

Cava de' Tirreni: apprensione per Francesca, è scomparsa da venerdì

Preoccupazione a Cava de' Tirreni per la scomparsa di Francesca Troia, una giovane donna che venerdì sera si è allontanata da casa e da allora non ha più dato notizie di sé. La ragazza non ha con sé il cellulare, rendendo ancora più difficile rintracciarla. L'ultima volta che Francesca è stata vista...