Tu sei qui: CronacaFipe: «Usiamo Green Pass per scongiurare restrizioni». Ma in Italia i Nas registrano le prime irregolarità
Inserito da (redazioneip), venerdì 20 agosto 2021 16:19:27
In Italia sono state contestate le prima sanzioni ai gestori di ristoranti, bar, palestre, sale scommesse e sale giochi per non aver accertato il possesso della certificazione verde Covid (Green Pass). E' quanto comunica il Nucleo dei Carabinieri.
«Delle sanzioni rilevate nel corso dei controlli svolti dai Carabinieri NAS - si legge nella nota - 3/4 sono riconducibili a strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar. La restante parte è stata invece individuata in palestre (24%) e presso sale gioco e scommesse (11%): in ispezioni distinte condotte in tre palestre di Viareggio (LU), Camaiore (LU) e Cervignano del Friuli (UD), i NAS di Livorno e Udine hanno sanzionato i 3 titolari delle attività e 6 frequentatori risultati sprovvisti di certificazione verde, individuati mentre svolgevano attività fisica all'interno delle struttura. Tra le situazioni particolari, il NAS di Cremona ha contestato 4 sanzioni a seguito di mancate verifiche sugli accessi in assenza di Green pass presso una paninoteca di una nota catena internazionale di fast-food di Castelpusterlengo (MN) e presso un esercizio di ristorazione di una nota azienda italiana di ristoranti tex-mex, ubicato nel capoluogo».
«Il ritorno alla stagione delle misure restrittive sulle imprese deve essere scongiurato in ogni modo e lo strumento migliore per raggiungere il risultato è il Green pass". - scrive in una lettere al premier Mario Draghi l'associazione dei pubblici esercizi Fipe-Confcommercio - Il ritorno alla stagione delle misure restrittive sulle imprese deve essere scongiurato in ogni modo e lo strumento migliore per raggiungere il risultato è il green pass. Perché ciò si realizzi occorre collegare l’utilizzo progressivo del green pass all’evoluzione del quadro epidemiologico prevedendo che il cambio di colore delle regioni si accompagni proprio ad un uso più estensivo del certificato. In questo modo si raggiungono tre risultati: si incentiva la campagna di vaccinazione; non si penalizza la stragrande maggioranza degli italiani che hanno scelto responsabilmente di vaccinarsi; non si ferma neppure una sola impresa».
Foto: ANSA
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