Tu sei qui: CronacaFinanziaria regionale, attenzione alle fasce deboli e novità per i sottotetti
Inserito da (admin), giovedì 18 aprile 2013 00:00:00
Il Consiglio regionale della Campania dà il via libera alla manovra Finanziaria 2013 grazie al voto di fiducia richiesto dall’assessore al Bilancio, Giancane, su delega del Presidente Caldoro, ed ottenuto con 38 voti favorevoli e 18 contrari. Il Presidente Caldoro, pur dovendo registrare 800 milioni di euro di tagli nei trasferimenti statali, ha rimarcato l’attenzione prestata alle fasce deboli.
Anche il consigliere regionale Giovanni Baldi ne sottolinea la valenza. «I 17 milioni e mezzo di euro destinati al welfare - ha dichiarato Baldi - sono un forte segnale della scelta fatta a sostegno delle politiche sociali. Mi preme ricordare qui le modifiche apportate all’art. 42 della legge regionale 23 ottobre 2007, n. 11, la Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Alla fine del comma 5 sono aggiunte le seguenti parole: “Sono escluse dall’assegnazione al fondo le risorse stanziate per garantire l’erogazione delle prestazioni socio-sanitarie gravanti sul fondo sociale regionale per la non autosufficienza, relativamente alla quota sociale a carico dei comuni, fatti salvi i costi a carico degli utenti, le quali sono erogate per il tramite delle aziende sanitarie locali”. Questa modifica è stata accolta con particolare soddisfazione dal mondo dei diversamente abili e da chi non è autosufficiente e dalle loro famiglie e con grande sollievo dalle numerose strutture accreditate che operano con tali pazienti».
Ufficio Stampa On. Giovanni Baldi
Novità per il recupero dei sottotetti
Con il via libera alla manovra Finanziaria 2013, il Consiglio regionale della Campania modifica la normativa sul recupero a fini abitativi dei sottotetti.
Ad annunciarne le interessanti ricadute per il territorio è il consigliere regionale Giovanni Baldi. «Abbiamo approvato nella nuova Finanziaria un’importante modifica all’art. 3 della legge regionale n. 15 del 2000. Il recupero abitativo dei sottotetti sarà permesso in caso di altezza media interna di 2 metri e 20 centimetri e con un’altezza minima della parete di 1 metro e 40. Precedentemente l’altezza media richiesta era di 2 metri e 40 centimetri. Questa modifica permetterà sicuramente di incrementare le superfici recuperabili ad esigenze abitative».
Queste le modifiche integrali introdotte dalla Finanziaria alla legge 15/2000:
144) Il recupero abitativo dei sottotetti realizzati alla data di entrata in vigore della presente legge è ammesso alle condizioni di cui all’articolo 3 della legge regionale 28 novembre 2000, n. 15.
145) Al comma 1 dell’articolo 3 della legge regionale n. 15 del 2000, la lettera c) è sostituita dalla seguente:
c) l’altezza media interna, calcolata dividendo il volume interno lordo per la superficie interna lorda, non può essere inferiore a metri 2,20. In caso di soffitto non orizzontale, fermo restando le predette altezze medie, l’altezza della parete minima non può essere inferiore a metri 1,40. Gli eventuali spazi di altezza inferiore al minimo, da non computarsi ai fini del calcolo dell’altezza media interna, sono chiusi mediante opere murarie o arredi fissi e ne può essere consentito l’uso come spazio di servizio destinato a guardaroba ed a ripostiglio. In corrispondenza delle fonti di luce diretta la chiusura di tali spazi non è prescrittiva. Per i locali con i soffitti a volta l’altezza media è calcolata come media aritmetica tra l’altezza dell’imposta e quella del colmo della volta stessa, misurata dal pavimento al loro intradosso con una tolleranza fino al 5 per cento.
Ufficio Stampa On. Giovanni Baldi
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