Tu sei qui: CronacaFesta di San Francesco, aggredito il giornalista Carmine Benincasa
Inserito da (admin), martedì 7 ottobre 2014 00:00:00
Serata movimentata, domenica 5 ottobre, nell’area del parcheggio Tolomei durante e dopo lo spettacolo pirotecnico per i Festeggiamenti in onore di San Francesco. Un giornalista cavese del “Corriere del Mezzogiorno”, Carmine Benincasa, è stato aggredito da alcune persone, forse dell’organizzazione, che gli hanno sottratto la videocamera e distrutto la scheda di memoria. Il giornalista, che avrebbe fatto domande sulla distanza di sicurezza dei fuochi d’artificio, ha denunciato l’episodio ai Carabinieri.
«Mentre stavo riprendendo lo spettacolo pirotecnico, sono stato seguito da uno degli aggressori, probabilmente chiamato da uno degli organizzatori. Tutto tranquillo fino alla fine dello spettacolo, quando, mentre stavo per uscire dal parcheggio, passando accanto all’area dei fuochi, ho preso il cellulare per fotografare l’area. Dopo pochi secondi sono stato invitato ad andare via e riporre il cellulare, cosa che ho fatto. Purtroppo l’uomo che mi aveva seguito mi è corso incontro per aggredirmi, strattonandomi e dando un calcio a vuoto. Dopo un po’, gli assalitori sono diventati una decina. Mi è stata sottratta la videocamera e mi sono state cancellate le riprese e le foto. Sono stato trattenuto contro la mia volontà e mi sono state rivolte minacce. Solo dopo un’ora mi è stato permesso di allontanarmi e mi sono state restituite le attrezzature. Addirittura mi è stato intimato di non divulgare quanto accaduto».
Sull’episodio indagano i Carabinieri, che stanno cercando di risalire all’identità degli aggressori.
Valentino Di Domenico - Metropolis
La solidarietà dell’Assostampa “Lucio Barone”
L’Associazione Giornalisti Cava-Costa d’Amalfi “Lucio Barone” è vicina al suo associato e collega Carmine Benincasa, inviato del Corriere del Mezzogiorno, che nella giornata di domenica 5 ottobre ha visto ledere il suo diritto di stampa, sancito dall’articolo 21 della Costituzione Italiana, ed è stato minacciato personalmente subendo danni alle attrezzature utilizzate per lavoro.
Siamo rammaricati per il trattamento riservato al giovane giornalista, ricordando a tutti che è un diritto informare e, nel caso si venga lesi in modo ingiustificato da un articolo pubblicato su una testata giornalistica, esistono poi le vie legali della diffamazione. Inutile, quindi, spaventare, ledere, strattonare e minacciare, per giunta senza aver ancora letto o visto un servizio televisivo in merito a quanto si stava filmando. Ribadiamo la nostra solidarietà ed invitiamo le autorità competenti a fare luce sull’episodio.
Walter Di Munzio, Presidente - Imma Della Corte, Vicepresidente - Il consiglio direttivo e l’Associazione giornalisti “Lucio Barone”
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