Tu sei qui: CronacaFarmacie, minaccia di sciopero
Inserito da (admin), martedì 26 agosto 2003 00:00:00
Farmacisti sul piede di guerra anche a Salerno e provincia. 300 medici minacciano la serrata se non avranno garanzie certe sul pagamento delle ricette arretrate. Due le Asl sott'accusa: la Sa1 e la Sa2, debitrici rispettivamente di 45 e 50 milioni di euro. «Siamo creditori - rimbrotta Antonio Pandolfi, presidente della Federfarma, l'associazione sindacale dei farmacisti salernitani - di ben 7 mensilità. La situazione è ormai insostenibile e così, dopo 10 anni, siamo costretti a ricorrere allo sciopero se non riusciremo a trovare un accordo». Secondo i dati del sindacato, sarebbero diverse le farmacie che non attraversano un "bel momento". Da gennaio, nessuno dei 300 iscritti alla Federfarma percepisce rimborsi dalle Aziende sanitarie, pur continuando ad anticipare le somme per l'acquisto dei medicinali, a pagare gli stipendi e le tasse e ad affrontare le spese. «Del resto - continua ancora Pandolfi - delle somme che ci sono dovute, alla fine intaschiamo, di nostro, soltanto il 7%. Attendiamo i risultati di un ulteriore incontro in Regione con l'assessore alla Sanità ed i funzionari. Qualora anche questa riunione dovesse essere senza prospettive concrete e da realizzarsi in tempi brevi, passeremo all'assistenza indiretta». Nonostante sia ancora un periodo di ferie, incalzano gli incontri. Giovedì scorso, ad esempio, farmacisti ed Asl hanno già avuto un primo incontro in Regione, per impostare un programma finanziario che, ricorrendo ad anticipazioni da parte di istituti di credito, con oneri a carico della Regione Campania, consentirebbe alla stessa un'adeguata dilazione nei pagamenti ed i benefici del risparmio di pesantissimi oneri accessori. «In questo modo - continua il presidente della Federfarma - potremmo riuscire ad ottenere il pagamento degli arretrati nel giro di un anno. Dinanzi all'evidente impossibilità di ottenere il pagamento immediato da parte delle Asl, i direttori generali si sono già detti disponibili a provvedere al pagamento rateizzato di 3 intere mensilità nell'arco di 4 mesi, nelle more dell'attivazione degli ipotizzati interventi finanziari». Prossimo appuntamento, dunque, per gli inizi di settembre a Napoli, dopo l'esame da parte della Giunta regionale del Piano finanziario proposto. «Siamo molto preoccupati - conclude Pandolfi - per l'enorme disavanzo regionale della Sanità, ma crediamo di aver adeguatamente dato prova di disponibilità, evitando di ricorrere ad atti ingiuntivi e dando spazio alla mediazione ed alla trattativa, soprattutto nell'interesse dei cittadini e degli utenti, che sarebbero, alla fine, i più penalizzati in caso di sciopero».
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