Tu sei qui: CronacaEsternalizzazione dei servizi sociali, i sindacati attaccano il Comune
Inserito da (admin), lunedì 17 marzo 2014 00:00:00
Il Comune di Cava de’ Tirreni, con determina n. 158 del 06/03/2014, ha approvato l’Avviso Pubblico per “la formazione di un elenco di operatori economici per servizi e forniture”, che sottintende a chiare lettere l’esternalizzazione alle cooperative sociali dei servizi erogati fino allo scorso 31 dicembre dal Piano di Zona S2.
In particolare, la determina è rivolta ai servizi socio educativi per minori, servizi di assistenza domiciliare integrata, centro famiglie, servizi di mediazione culturale e familiare, segretariato sociale, trasporto sociale, assistenza specialistica per disabili, affidi ed adozioni, finora di prerogativa del Piano di Zona S2.
Il Comune capofila, quindi, invece di garantire, potenziare e preservare il sistema pubblico di servizi alla persona, preferisce favorire l’esternalizzazione ai privati. Tutto questo nell’assordante silenzio dei Comuni della fascia costiera. Esternalizzare i servizi significa disperdere tutte le competenze e le professionalità acquisite negli ultimi 10 anni dagli operatori sociali in forza presso il Piano di Zona fino allo scorso dicembre. Significa aumentare i costi per la collettività, nonché peggiorare ancora di più le retribuzioni e le condizioni contrattuali dei lavoratori.
Le Scriventi OO.SS. manifestano con forza la ferma contrarietà alla logica di esternalizzazione, per impedire che attraverso la pratica del conferimento dei servizi ai privati possa affermarsi una strisciante deresponsabilizzazione nella gestione dei servizi pubblici, contrabbandata come unico mezzo possibile per rendere fruibili le attività erogate dal Piano.
A tal fine i Segretari Generali Antonio Capezzuto e Pierluigi Estero invitano il Coordinatore di Piano ed il Comune di Cava de’ Tirreni al ripristino delle corrette relazioni sindacali e chiedono un incontro urgente con le autorità competenti, al fine di definire in modo condiviso le giuste aspettative dei lavoratori interessati, nonché le naturali richieste di assicurazione ed innalzamento della qualità dei servizi sociali da parte dell’utenza.
«Siamo pronti già nei prossimi giorni alla mobilitazione dei lavoratori e dell’intera cittadinanza colpita dai tagli ai servizi, per una vera e propria battaglia di civiltà, per il ripristino di servizi fondamentali sul territorio e per scongiurare l’ennesima perdita di posti di lavoro», concludono Capezzuto ed Estero.
Antonio Capezzuto, Seg. Gen. Nidil Cgil Salerno - Pierluigi Estero, Seg. Gen. Uiltemp Salerno
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