Tu sei qui: CronacaEremo di S. Liberatore, lavori e scoperta
Inserito da (admin), giovedì 10 luglio 2008 00:00:00
Scoperte le origini dell'eremo di San Liberatore. I lavori di recupero dell'antichissimo monastero - il cui primo lotto sarà inaugurato in occasione della "Festa del Plenilunio", venerdì 18 luglio alle ore 20 - hanno portato alla luce le grotte che «secondo un'ancora approssimativa valutazione - sottolineano gli architetti Elisabetta De Rosa e Maria Del Duca - fanno risalire il primo insediamento intorno all'anno 800 dopo Cristo». Ancora visibili sulle pareti le testimonianze della presenza eremitica. Visibilmente commosso il vicario generale della Diocesi e rettore del Santuario di San Liberatore, Mons. Carlo Papa: «È di queste ore la scoperta, avvenuta esplorando dietro alcune fessure delle pareti dell'eremo. Un rinvenimento entusiasmante e di straordinaria importanza, che riapre il libro della storia di questo posto di spiritualità eccezionale, antecedente alla stessa fondazione dell'Abbazia benedettina».
La novità è stata comunicata durante la presentazione, condotta da Livio Trapanese, presso il Centro Commerciale Cavese (tra gli sponsor del Comitato pro Monastero), di due eventi collegati al recupero ed alla valorizzazione dell'eremo: l'estrazione dei biglietti della lotteria di autofinanziamento, che si terrà sabato prossimo, alle 12, al Centro Commerciale Cavese, e l'inaugurazione del primo lotto e dell'eccezionale scoperta. A far gli onori di casa i vertici del Ccc, Fabio Siani ed Antonio Mancusi, Mons. Carlo Papa, l'assessore Napoleone Cioffi, l'amministratore ed il direttore dell'Azienda di Soggiorno, rispettivamente Franco D'Angelo e Mario Galdi, e l'architetto Carlo Sarno.
«Insieme all'Amministrazione provinciale ed a quelle comunali di Salerno e Vietri Sul Mare - spiega l'assessore alla Manutezione del Comune di Cava, Napoleone Cioffi - siamo impegnati in un tavolo di concertazione per assicurare il necessario sostegno non solo economico, ma anche nell'espletamento dell'iter procedurale, affinché finalmente questo luogo possa ritornare ad essere godibile». Circa 120mila euro finora raccolti per far diventare il romitorio di San Liberatore un centro di spiritualità e di cultura aperto ai giovani ed alle famiglie ed inserito in itinerari di turismo religioso, con oltre 30 posti letto che si affacciano da un'altezza di circa 500 metri dal mare, su un panorama mozzafiato aperto sul golfo di Salerno, la Costiera amalfitana e la valle metelliana.
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