Tu sei qui: CronacaEredità "estorta", prosciolto Emilio Maddalo
Inserito da (admin), venerdì 7 ottobre 2005 00:00:00
Eredità contesa: prosciolto dall'accusa di estorsione Emilio Maddalo, il veterinario cavese ed ex consigliere comunale rinviato a giudizio per i reati di falsa attestazione a pubblico ufficiale e truffa. Ieri mattina il Gup Maria Teresa Belmonte si è espresso sulla richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Massimo Lo Mastro, titolare delle indagini, avviate dopo una querela presentata dagli eredi di Adolfo Margadonna (scomparso nel marzo 2002) e dal Convento dei Frati francescani di Cava (costituitosi parte offesa). Una vittoria a metà per l'ex consigliere comunale, difeso in aula dagli avvocati Alfonso e Marco Senatore. «Siamo soddisfatti: l'accusa più pesante era quella di estorsione, che, come da noi stessi anticipato, era infondata. Nel prosieguo del procedimento dimostreremo l'infondatezza anche dell'accusa di falso». La storia ha inizio nel marzo del 2002, quando a Bracigliano scompare Adolfo Margadonna. Nel testamento l'uomo fa riferimento ad un lascito costituito da buoni postali, da destinare al veterinario Maddalo per una Fondazione a favore del settore cinofilo. Inoltre, lasciava al Convento francescano un'abitazione, dove fu ritrovata una scatola con buoni postali del valore di 294mila euro. Da qui lo scontro. Maddalo sostiene che quella cifra doveva essere impiegata per la Fondazione, mentre per gli eredi ed i Frati francescani la somma rientrava nel lascito donato al Convento.
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