Tu sei qui: CronacaEmilio Lambiase osservatore alle Presidenziali in Venezuela
Inserito da (admin), venerdì 26 ottobre 2012 00:00:00
L’architetto cavese Emilio Lambiase, Presidente dell’Associazione di Solidarietà Internazionalista SurAmericAlba, è stato in Venezuela in qualità di osservatore internazionale del voto presidenziale. Ecco il resoconto, ma soprattutto le riflessioni, della sua “missione”, svoltasi lo scorso 7 ottobre:
«E’ difficile per me sintetizzare in poche battute la Grande Vittoria che è il risultato di anni di lavoro, orientato soprattutto nell’interesse della classe media e povera del Paese.
Il primo impatto positivo è il sistema di voto completamente digitale ed automatico, generalizzato in pratica su tutto il territorio, compreso le zone remote, che rendono il risultato inequivocabile. Posso dire che la Tecnologia ha contribuito all’affermazione del processo Rivoluzionario Bolivariano. E’ ancora presente a tutti il bluff del risultato per le Presidenziali statunitensi, che videro Bush junior “estorcere” agli americani un voto non espresso, proprio perché il sistema elettorale non dava risultati inequivocabili, quindi facili da ricattare.
Detto ciò, è parso chiaro che la posta in gioco era molto alta, anzi altissima: scegliere tra il neoliberismo (con tutto quello che ne consegue) o la continuazione del processo Rivoluzionario Bolivariano. Perciò il voto (per me è stato un referendum tra neoliberismo e socialismo bolivariano) non poteva essere circoscritto ad una questione interna al Paese, ma ha avuto ripercussioni sull’intero Continente e, visto la Grande Vittoria, è sicuramente anche il faro per i movimenti internazionalisti che vedono nel processo Rivoluzionario Bolivariano il loro punto di riferimento morale e politico.
Con Capriles, il grande sconfitto, sarebbe stato sconvolto l’equilibrio geopolitico dell’intero continente, con l’apertura alla colonizzazione Usa. Mi piace ricordare che la Vittoria del Presidente della Patria, Chavez, è coincisa con l’anniversario dell’assassinio di Che Guevara da parte della CIA e dell’esercito della Bolivia di Barrientos, ed è naturale dedicarla al Guerrillero Heroico. E’ stato sconfitto Capriles assieme agli Usa con uno scarto di 10 punti, margine mai raggiunto dagli Stati occidentali.
Un altro dato spaventoso è la massiccia presenza degli elettori, che fin dalle prime ore del mattino e per tutta la durata del giorno hanno affollato i seggi. Il cambio in Venezuela si è identificato nell’attenzione alla classe media e povera del Paese, nel processo d’inclusione partecipativa che è la forma di Democrazia profonda, come risposta alla crisi neocapitalistica.
Solo una cosa è certa. Chavez trionfa alle elezioni in Venezuela. La sua Rivoluzione non è solo nel merito, ma anche nel metodo. Con questa ennesima vittoria (in 13 anni ci sono state 14 chiamate al voto) ha dimostrato a tutto il mondo che cambiamento profondo e consenso democratico non sono affatto incompatibili. Le immagini della festa popolare per la vittoria sono motivo di gioia, ma anche di amara riflessione. C’era un tempo in cui anche in Italia grandi masse popolari hanno partecipato alla sfida per cambiare il volto del Paese. Oggi non è così.
Gran Mision para Venezuela es Felicidad para todos! Evviva Chavez, Presidente della Patria!».
Con affetto rivoluzionario, Emilio Lambiase
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