Tu sei qui: CronacaEdilizia popolare, a rischio 150 alloggi
Inserito da (admin), martedì 17 maggio 2005 00:00:00
I cooperatori di Cava, preoccupati, denunciano i ritardi sull'approvazione dei Piani di edilizia economica e popolare. La scadenza dei vincoli posti dal Piano regolatore generale è vicina, a rischio 150 alloggi. Dal Palazzo si replica che saranno rispettati i tempi. I cooperatori si sono riuniti, temendo di perdere un loro diritto, ed hanno lanciato un forte allarme. Se ne è fatto interprete il presidente della Federazione Campania, Aldo Carbone: «Sono inaccettabili la poca attenzione finora mostrata, i continui rinvii senza valide motivazioni, il silenzio, la mancanza di risposta alle richieste di incontro e di chiarimenti, nonostante la disponibilità delle cooperative a fornire collaborazione alle procedure amministrative». A circa un mese dalla scadenza dei vincoli posti dal Prg, i cooperatori temono di vedere vanificati anni di attesa e di impegni economici. E già nelle settimane scorse si sono rivolti a tutti i consiglieri comunali affinché chiedano l'iscrizione all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale l'approvazione dei Piani di edilizia economica e popolare e l'assegnazione delle aree, in modo da garantire a circa 150 famiglie cavesi l'abitazione nelle aree destinate dallo strumento urbanistico. Da Palazzo di Città giungono voci rassicuranti sul rispetto dei tempi di approvazione. Il responsabile del Settore urbanistico, Antonino Attanasio, fa sapere che sono stati approvati i piani di Santa Lucia e di Santa Maria del Rovo, mentre quelli di San Pietro saranno approvati entro il mese di maggio o ad inizio giugno. «I tempi saranno rispettati, non vanificheremo alcun diritto alla casa dei cittadini», afferma Attanasio. Intanto, uno dei problemi più sentiti in città è la continua migrazione di un elevato numero di nuclei familiari verso altre città, per la carenza abitativa esistente, che non può essere risolta solo con interventi privati, ma necessita anche di piani di edilizia sociale. «Occorre individuare nuove aree con una riprogrammazione urbanistica», aggiunge Aldo Carbone. Tra le proposte avanzate, suggestiva è l'individuazione di soluzioni per le categorie deboli, attraverso la realizzazione di un intervento di sperimentazione di nuova edilizia e recupero di alloggi di piccole dimensioni, da concedere in locazione con patto di futura vendita a favore di single ed anziani, utilizzando i fondi agevolati resi disponibili dalla Finanziaria 2005. A Cava vi è un grande disagio abitativo per la forte impennata dei prezzi di acquisto delle abitazioni e delle locazioni. «La responsabilità politica impone su tutta la materia urbanistica, dall'individuazione delle nuove aree all'approvazione dei piani, una presa di posizione precisa e puntuale», conclude Carbone.
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