Tu sei qui: CronacaDS: "Vandalismo di matrice politica"
Inserito da (admin), venerdì 1 aprile 2005 00:00:00
L'atto vandalico contro la sede cavese dei Democratici di Sinistra, al Borgo Scacciaventi, rischia di surriscaldare ulteriormente il clima elettorale. Ignoti hanno divelto la targa con l'intestazione della sezione ed al suo posto hanno lasciato una chiara scritta offensiva: "Comunista bastardo". L'episodio, denunciato dal segretario diessino Marco Ascoli ai Carabinieri della Stazione locale, ha spinto i militari, diretti dal comandante Paolo Mannino, ad avviare le indagini. In queste ore le pattuglie dei Carabinieri, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Polizia locale ed i Vigili urbani, sono impegnate in una serie di misure preventive di sicurezza, da adottare specie in occasione di incontri e cerimonie ufficiali. Dopo un primo sopralluogo, i Carabinieri sono al lavoro per cercare di scoprire qualche indizio in più. L'avvertimento lanciato attraverso le bombolette spray ha lasciato il segno, anche se le Forze dell'Ordine cittadine tendono a ricondurre l'episodio all'opera di balordi ed invitano a non creare allarmismo. «Non ho dubbi - dice Ascoli - è un'azione mirata. Non sono riusciti a raggiungere la nostra sede perché il palazzo è abitato e pertanto sarebbero stati scoperti, ma in ogni modo si tratta di un atto vandalico nei nostri confronti. È stato un lavoro preciso: hanno divelto la targa, fissata con ben 4 viti a pressione, e poi hanno scritto quella frase offensiva». Non è la prima volta, stando alle parole del segretario cittadino. Già in passato le mura della sezione sarebbero state imbrattate con scritte minacciose ed adesivi di Forza Nuova. «Voglio essere ancora più chiaro. È evidente - precisa Ascoli - che la mia nomina a segretario del partito ha modificato certi equilibri. Abbiamo condotto questa campagna elettorale con etica ed onestà. Mi spiace dirlo, ma visto questi episodi e nonostante la gloriosa storia di Cava, forse in città mancano questi valori. Forse questo episodio è una risposta alla mia presa di posizione contro i candidati degli altri schieramenti che hanno imbrattato la città con i loro manifesti». Risale allo scorso 27 dicembre il precedente: a finire nel mirino fu la sede del partito di Rifondazione Comunista. Ignoti si introdussero nel palazzo ed imbrattarono le mura con scritte di chiara matrice fascista, con tanto di svastiche e simboli. Dopo aver sporcato la parete e la porta d'ingresso, i vandali non risparmiarono la targa d'intitolazione allo scomparso Giovanni Fortunato. A scoprire il vile atto furono i giovani del partito, che si trovarono davanti la scritta "Rivoluzionari coi soldi di papà", con al fianco una svastica.
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