Tu sei qui: Cronaca"Don Bosco", in aula col cappotto
Inserito da (admin), giovedì 24 novembre 2005 00:00:00
In classe con i cappotti, perché l'impianto di riscaldamento era andato in tilt. Bambini infreddoliti e mamme infuriate, che sono andate a protestare al Comune. È successo al più grande plesso scolastico della città: la scuola elementare e dell'infanzia "Don Bosco", da sabato scorso indifesa ed esposta al freddo siberiano, con centinaia di bambini costretti a stare nelle aule senza termosifoni. Solo ieri mattina, alle 11.30, il caldo è ritornato, quando finalmente i tecnici sono riusciti a riparare il guasto. Il freddo è arrivato intenso e gelido, ma preannunciato da tutti i servizi meteo, cogliendo impreparato, però, chi avrebbe dovuto controllare se caldaia, bruciatore e tubazioni varie erano in uno stato efficiente e pronti all'uso. Invece, la brutta sorpresa è arrivata sabato scorso, quando si è tentato inutilmente di mettere in pressione l'impianto. «Ci sembra inverosimile - hanno protestato i genitori - che nessuno si sia preoccupato di controllare per tempo se i riscaldamenti erano o meno funzionanti. Ed addirittura ci sono voluti ben 4 giorni lavorativi per riparare il guasto. Una tale superficialità è ingiustificabile, ancor di più quando sono i bambini a subirne le conseguenze». Sulla questione divergono le posizioni di scuola e Comune. La Direzione didattica assicura che era stata chiesta, da tempo, la verifica dell'impianto di riscaldamento, mentre i responsabili dell'Ufficio Tecnico-manutentivo del Comune, dal canto loro, sostengono di aver avuto assicurazioni dalla ditta incaricata dell'assoluta mancanza di problemi. Tra le due versioni resta il disagio subito dai bambini per troppi giorni e la superficialità con cui si è affrontata la vicenda.
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