Tu sei qui: CronacaDilaga il dissenso studentesco
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 10 dicembre 2001 00:00:00
Cresce il numero degli studenti che manifestano contro la riforma della scuola. Dopo gli alunni del Liceo Classico "Marco Galdi", che hanno deciso, clamorosamente, di occupare l'istituto e di promuovere iniziative per sensibilizzare gli altri coetanei sul problema, anche i ragazzi del Liceo Scientifico "Antonio Genoino" hanno proclamato lo stato di autogestione con la totale sospensione delle lezioni. Respinta, dunque, la proposta della preside Emilia Persiano, che ha cercato di conciliare il regolare svolgimento del servizio scolastico con l'esigenza dei ragazzi di confrontarsi sulla questione della proposta di legge della Moratti. Il dirigente scolastico, infatti, aveva avanzato l'ipotesi di ridurre l'orario delle lezioni e di sfruttare il resto del tempo per incontri, dibattiti e per la lettura di materiale informativo. Il verdetto degli alunni, però, è stato negativo. Per dare più forza alla loro protesta, gli studenti dello Scientifico, oltre all'autogestione, hanno pensato di organizzare una manifestazione in programma oggi. Il corteo, che attraverserà tutto il centro storico e le zone della città dove sono le scuole più importanti, vedrà anche la partecipazione degli altri ragazzi degli istituti superiori di Cava e sarà una prova generale della grande manifestazione studentesca, organizzata a Salerno, per venerdì 14 dicembre. Ieri, in villa Comunale sit-in, disposto dagli alunni del Genoino, per disegnare la mappa del percorso e preparare gli striscioni. I rappresentati delle varie scuole, poi, hanno illustrato la loro posizione in merito alla forma ed alla durata della loro contestazione.
Flora Calvanese: «Noi ragazzi del '70 fummo i primi»
Quindici giorni di occupazione scanditi dal ritmo martellante di Neanderthal man, la canzone tormentone di quegli anni tamburellata sui banchi, e dalle melodie pacifiste di Joan Baez e Bob Dylan, esaltate dalla calda voce di Teresa De Sio, accompagnata alla chitarra da Salvatore Vitale. Venerdì 27 novembre-sabato 12 dicembre, anno 1970, luogo: liceo classico "Marco Galdi" di Cava de' Tirreni. Flora Calvanese sfoglia le pagine ingiallite del diario Jacovitti di quella felice stagione, conservato gelosamente per ben trentuno anni. Gli studenti di oggi rivendicano la primogenitura dell'occupazione del Galdi... «Già, sono bravi, motivati, ma non sanno nulla o poco del '68. La nostra fu la prima rivolta degli studenti che frequentavano quella che era la scuola-bene della città, il passaporto dal guscio ovattato della famiglia all'ingresso nella società borghese. Professori preparati, preside dal pugno di ferro, atmosfera da college inglese nella piena tradizione dello storico istituto». Sconvolta in quelle due settimane di agitazione studentesca... «Fu un vero e proprio spartiacque col passato. Cambiò completamente il modo di pensare, il costume. Soprattutto per quel che riguardava noi donne. Può sembrare una sciocchezza, ma la prima conquista femminile fu l'abbandonare l'odiato grembiule e girare in aula in minigonna o pantalone. Io fui la prima, proprio durante l'occupazione. Il preside Coppola mi guardò con sdegno, ma non disse nulla. Sul mio esempio Teresa De Sio sventolò pantaloni e minigonna come bandiera contro il falso perbenismo». Teresa De Sio, era lei la reginetta dell'occupazione... «Sì, era la leader della III B e aveva trascinato anche noi della seconda, Angela Maria Pellegrino, Elisabetta e Patrizia Di Marino... Ma i maschi della III A, con Salvatore Vitale, Pippo Tarallo, Peppe Barone, Pasquale Lamberti, Nino Russo, erano i caporioni. Furono loro ad introdursi nella scuola, entrando da una finestra rotta, e ad occuparla fino a quando la polizia non li cacciò via. Noi eravamo le vivandiere, le compagne dei gruppi di studio, delle assemblee, delle serate trascorse a chiacchierare ed a fare musica. Poi tornavamo a casa, pronte a riprendere la lotta l'indomani. Piene di gioia di vivere e di tanta voglia di cambiare il mondo».
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