Tu sei qui: CronacaDi Mauro, viaggio della speranza
Inserito da (admin), giovedì 5 maggio 2005 00:00:00
Non si arrendono i dipendenti, e neppure la proprietà, di fronte alla messa in liquidazione delle "Arti Grafiche Emilio Di Mauro". Nel frattempo, però, stanno arrivando le bollette dei rifiuti del 2005, con un aumento del 20% rispetto all'anno scorso. "Noi non le pagheremo. Ci assicurino un posto di lavoro e poi ne possiamo riparlare", dicono i dipendenti. La storica azienda cavese, famosa nel mondo, potrebbe essere tuttora appetibile, ancora di più adesso che è in mano alla curatela fallimentare del Tribunale di Salerno. L'ultima novità è la trasferta romana dell'amministratore Alfonso Romaldo, impegnato, ieri ed oggi, in incontri con imprenditori che potrebbero affiancare o subentrare nella gestione di un marchio consegnato alla storia, dopo circa 120 anni di attività nel campo dell'editoria e grafica. Per questi motivi è saltato l'incontro di ieri mattina, presso la Provincia, tra i dipendenti, l'amministratore liquidatore della "Emilio Di Mauro", sindacati, politici e vertici provinciali. "La proprietà - afferma il vicepresidente della Provincia, Achille Mughini - ha chiesto di posticipare l'appuntamento a lunedì prossimo, proprio per questi incontri a Roma. Saranno presenti anche i nostri rappresentanti parlamentari". Ieri mattina, intanto, il sindaco Messina si è recato presso lo stabilimento di via XXV Luglio, dopo gli striscioni ed il comunicato con cui gli operai lo hanno accusato di un atteggiamento poco sensibile al loro dramma e, soprattutto, di non essere intervenuto in maniera incisiva nei confronti della proprietà, per cercare di ottenere il pagamento della mensilità di aprile. "Stiamo vivendo un incubo - hanno affermato i dipendenti - che ci è caduto addosso dalla sera alla mattina. Sapevamo della situazione gravissima, ma essere chiamati a casa per occupare la fabbrica mentre ci si appresta ad andare a lavorare è qualcosa di terribile. Ti crolla il mondo addosso. Poi ti arriva, come questa mattina, la bolletta della spazzatura di 400/500 euro e ti rendi conto che la tua vita è cambiata. Devi iniziare a fare i conti con la necessità di mettere il piatto a tavola, di pagare le tasse, con le esigenze dei figli, sperando che arrivi presto almeno la cassa integrazione". La vertenza Di Mauro, dopo gli interessamenti dell'on. Andrea Annunziata e del sen. Vincenzo Demasi per portarla all'attenzione del Governo, registra anche quello dell'ex ministro Maurizio Gasparri. "E' stato, probabilmente, tra i primi ad essere informato - rivela Fortunato Palumbo - proprio da un operaio della "Di Mauro", che gli ha dato un volantino del licenziamento mentre eravamo ai tavoli di un bar del centro, insieme con altri esponenti di An. Stiamo lavorando per concordare l'incontro con il sottosegretario Viespoli, ma anche con altri esponenti del Governo".
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