Tu sei qui: Cronaca"Di Mauro", tutti in piazza per il lavoro
Inserito da (admin), venerdì 20 maggio 2005 00:00:00
Una mobilitazione generale per il lavoro e per protestare contro l'ultimo ostacolo che si chiama burocrazia e che ha fatto slittare la nomina del commissario straordinario del tribunale. Parte dalle Arti Grafiche Emilio Di Mauro il grido di dolore dell'ultimo dramma occupazionale che ha investito la città. Operai, famiglie, studenti, sindacati e politici, insieme per affermare il diritto alla dignità che solo la garanzia di un posto di lavoro sicuro può dare. «Abbiamo appena saputo che è stata riconvocata per il 31 maggio la camera di consiglio - afferma Domenico Cascone, Uil - Noi ci aspettavamo che, dopo l'incontro di martedì scorso, la nomina del commissario straordinario fosse una questione di ore, ed invece, il presidente De Stefano ha ritenuto opportuna una nuova convocazione che fa aumentare ancora di più il disagio di queste famiglie ed i tempi per attivare la cassa integrazione ed i tavoli di concertazione con il ministero delle attività produttive». Alle 9 il raduno davanti lo stabilimento di via XXV Luglio e la chiamata a raccolta di tutti i cittadini lungo il percorso che, passando per la nazionale, arriva a piazza San Francesco, prosegue per i portici del centro storico, taglia per via Accarino per concludersi in piazza Abbro. «Chiediamo che non venga cancellata una fabbrica che è stato il simbolo della città per oltre cento anni - dicono i dipendenti della Emilio Di Mauro - Ci sono 120 famiglie che dalla sera alla mattina non hanno pìù certezze per il proprio futuro. La maggior parte monoreddito. Quali speranze possiamo avere di una ricollocazione, noi che veniamo dal settore privato?». In corteo anche delegazioni di operai di fabbriche della provincia e del Napoletano, con l'annunciata presenza dei no global di Caruso e don Vitaliano. Ieri pomeriggio, anche un sindacalista argentino ha incontrato i dipendenti. «Viviamo alla giornata, senza certezze per il futuro - dice Vittorio Emanuele - Bisogna fare presto, non si può ammettere che vicende così importanti si devono bloccare davanti a questioni formali e burocratiche, mentre noi la mattina dobbiamo farci i conti in tasca per mangiare e tirare avanti». Nel frattempo, si sono sbloccate le banche che hanno iniziato a dare seguito all'iniziativa del Comune, che si è accollata le spese e gli interessi, ed erogare i prestiti personali ai dipendenti che li richiedessero. «Il sindaco è stato l'unico che veramente si è mosso in modo concreto - afferma Luigi Di Domenico, Cisal - Ora attendiamo che anche gli altri facciano la loro parte». Al fianco dei dipendenti della Emilio Di Mauro, anche il primo cittadino, assessori e consiglieri comunali, oltre ai vertici della Provincia e parlamentari. «Tutta la città deve mobilitarsi - afferma il sindaco Alfredo Messina - è una problematica che investe tutti. Sono fiducioso sull'evoluzione che la vertenza può avere. Ma fondamentale è la nomina del commissario straordinario del tribunale che è l'unica figura che ha i titoli per essere l'interlocutore sia con il ministero del lavoro per avviare la cassa integrazione, che con quello delle attività produttive, dove ci si dovrà incontrare per tutte le iniziative per salvaguardare i posti di lavoro e le attività aziendali. Questo sciopero deve servire per far accelerare i tempi e sottolineare l'urgenza di dare almeno le prime risposte che devono assicurare un minimo di certezze economiche». La questione lavoro sarà la priorità per il futuro, sulla quale si dovranno confrontare le politiche comunali in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. Allarmano sempre di più i dati occupazionali, in continuo regresso e le recenti gravissime crisi come quella che ha interessato il comparto manifatturiero e dei tabacchi.
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