Tu sei qui: Cronaca"Di Mauro", in arrivo la cassa integrazione
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 17 gennaio 2005 00:00:00
Vertenza "Di Mauro", arriva la cassa integrazione straordinaria annuale. È quanto emerso dall'ennesimo incontro, svoltosi giovedì presso la sede di Assindustria a Salerno, tra la proprietà, i sindacati e le 28 maestranze a rischio. Una soluzione ratificata venerdì mattina in azienda dall'assemblea dei lavoratori, cui erano stati invitati a partecipare tutti i consiglieri comunali. Presenti solo Musumeci ed Armenante, che aveva portato in Consiglio comunale la tematica "Di Mauro". Un'assenza, quella dei componenti della maggioranza, certo non gradita dalle maestranze a rischio, che riponevano grande fiducia nei vertici del governo cittadino, che avrebbero dovuto promuovere un tavolo tra Ministero, proprietà e lavoratori per tentare di risolvere la crisi, come più volte promesso. Dunque, per i 23 dipendenti in esubero (gli altri 5 a breve andranno in mobilità) si profila la cassa integrazione a rotazione. A seconda del lavoro e delle esigenze della "Emilio Di Mauro", che non ha ancora dato delucidazioni in merito, ci sarà qualche dipendente che lavorerà per l'intera durata della cassa integrazione, altri per periodi determinati nell'arco dell'anno ed alcuni che non presteranno servizio. Comunque, tutti gli operai percepiranno l'80% circa dello stipendio, come previsto dalla legge, anche se i sindacati stanno verificando la possibilità di far percepire ai lavoratori la restante parte di stipendio. Oggi, intanto, la proprietà, rappresentata dall'amministratore delegato, ing. Alfonso Romaldo, presenterà agli organi competenti, tra cui anche la Regione Campania, il progetto di cassa integrazione per i 23 dipendenti. Qualora il Ministero dia l'ok al progetto, la cassa integrazione dovrebbe partire entro 3-4 mesi. In questo periodo transitorio l'azienda corrisponderà i dovuti emulamenti al personale. Alla scadenza della cassa integrazione, l'azienda dovrà reintegrare le 23 maestranze nella propria pianta organica oppure ricollocarle. Ipotesi, quest'ultima, che potrebbe coinvolgere le altre due società del gruppo, la Imeg e le Officine Grafiche, pronte a trasferirsi nel nuovo stabilimento di S. Lucia. Resta incerto, quindi, il destino dei 23 lavoratori dopo l'anno di cassa integrazione. Tutto dipenderà dalle scelte della proprietà, dalla richiesta di mercato e da eventuali nuovi investimenti.
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