Tu sei qui: Cronaca"Di Mauro", De Masi sprona il Ministero
Inserito da (admin), lunedì 12 settembre 2005 00:00:00
Passate le ferie, ritorna in tutta la sua gravità la questione delle "Arti Grafiche Emilio Di Mauro". A richiamare tutti alle proprie responsabilità ed agli impegni assunti pubblicamente, per trovare una soluzione alla necessità di occupazione delle 120 famiglie messe sul lastrico dalla chiusura dello storico opificio poligrafico cavese, ci pensa il senatore Vincenzo De Masi: «La ripresa autunnale ripropone il problema della "Di Mauro", che è stato già posto all'attenzione del sottosegretario Viespoli, con risultati tempestivi ed incoraggianti, mai registrati precedentemente in situazioni analoghe». Non bisogna, però, fermarsi alla cassa integrazione. I dipendenti chiedono garanzie sul proprio futuro lavorativo, dopo i circa due anni di sostegno economico statale. «Occorre - afferma De Masi - come concordato con le organizzazioni sindacali in occasione dell'incontro da me organizzato, aprire un tavolo con la partecipazione del Ministero delle Attività produttive, per analizzare ed attivare i percorsi più idonei alla ristrutturazione ed al rilancio dell'azienda». Ma i segnali che provengono dall'operato del commissario giudiziale, Vincenzo Piccolo, che sta gestendo il concordato preventivo, accettato da creditori e maestranze, sembrano andare nella direzione opposta. La vendita dei macchinari e l'ipotesi di smembramento della fabbrica in rami d'azienda preoccupano i dipendenti, che non hanno alcuna garanzia del mantenimento del posto di lavoro. «Sarebbe auspicabile - continua De Masi - che gli incontri partissero senza ulteriori indugi, dando tranquillità ai lavoratori ed alla città, preoccupata per la perdita ulteriore di fonti di reddito». Nel frattempo l'Inps sta completando le operazioni per erogare le mensilità di giugno, luglio ed agosto, garantite dalla cassa integrazione.
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