Tu sei qui: CronacaDespar, un confronto in Prefettura
Inserito da La Redazione (admin), martedì 11 gennaio 2011 00:00:00
Un nuovo tavolo di concertazione per discutere della vicenda ex Despar: è la richiesta presentata dai sindacati confederali al Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, per fuoriuscire dalla fase di stallo in cui è “precipitata” la vertenza di Cavamarket e Gds, le due società coinvolte nel crac della Holding Della Monica.
A lamentarsi sono in particolare il segretario generale della Cgil, Franco Tavella, ed il responsabile della Cisl, Antonio De Michelo, seriamente preoccupati per le sorti dei dipendenti del gruppo dopo il mancato riscontro dei curatori fallimentari, Giovanni Alari e Giancarlo Sorrentino, alla proposta degli imprenditori casertani Carlo Catone e Rosario Caputo.
In effetti nello scorso mese di ottobre Alari, con un atto di citazione, ha rescisso il contratto di fitto di ramo d’azienda della “2C spa”, compromettendo quindi anche il graduale piano d’assunzione previsto dalla società casertana. Insufficienza del prezzo stabilito nel contratto di fitto per i supermercati a marchio Despar e mancato rispetto dell’impegno, assunto dal duo Catone-Caputo in fase di negoziazione, di versare una quota mensile all’ex patron di Cavamarket, Antonio Della Monica, che doveva essere girato poi alla curatela fallimentare dopo il noto dissesto finanziario, tra le cause giustificanti l’atto.
Degli oltre 600 lavoratori della società circa 400 erano tornati in attività (250 solo nella provincia di Salerno), ma la mancanza di comunicazioni dal parte degli organi preposti ad esaminare il caso rischia ora di pregiudicare l'auspicata felice conclusione delle trattative. Da qui l’urgenza dei sindacati, che, allarmati dal possibile annullamento del fitto aziendale, premono per un nuovo confronto in Prefettura, anche nella speranza che la “2C” rispetti gli impegni assunti anzitempo.
Attualmente 29 sono i supermercati riaperti in Campania sui 36 totali. Tra questi anche quelli di Cava de’ Tirreni, che tra l’altro risultano essere quelli dalle dimensioni maggiori. L’augurio dei sindacati è che al più presto anche i restanti dipendenti del gruppo possano ritornare al lavoro. Ed il responsabile Cisl, Antonio De Michelo, non nasconde la possibilità di ricorrere alla mobilitazione nel caso ciò non avvenga.
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