Tu sei qui: CronacaDelirio da euro, multa da guiness!
Inserito da Lello Pisapia (admin), venerdì 11 gennaio 2002 00:00:00
Traumatico: è stato l'impatto avuto dai cittadini cavesi con l'euro. Era tutto preventivato, forse: ci si attendevano difficoltà ed incomprensioni e nessuno sperava che sarebbe filato tutto liscio. Ma i disagi, il caos, le polemiche di questi giorni, beh, non erano previsti, almeno nella misura in cui si sono sviluppati. File interminabili in tutti gli istituti bancari, che, presi d'assalto, raramente sono riusciti ad esaudire la massiccia richiesta dei cittadini cavesi. Situazione altrettanto incandescente all'Ufficio delle Poste, dove l'attesa per effettuare determinate operazioni si è attestata nell'ordine di alcune ore. Per non parlare dei famigerati parcometri, alcuni dei quali si sono rifiutati di accettare pagamenti in euro. Comprensibile la vibrante protesta degli automobilisti, esasperati, oltre che per l'evitabile inconveniente, anche per l'ulteriore beffa del vedersi notificata una multa per motivi indipendenti dalla propria volontà. Tutto ciò ci consente di addentrarci nel capitolo "vigili urbani". Meno male che ci sono loro a darci una mano, avrà esclamato qualcuno dopo aver appreso che, in seno alla Corpo della Polizia Municipale, era stato costituito (ed è attualmente operativo) il Nucleo antitruffa, proprio per prevenire episodi spiacevoli relativi all'avvento ed alla circolazione della nuova moneta. «Sono 10 tra sottufficiali ed agenti - ha dichiarato il comandante dei "caschi bianchi", Giuseppe Formisano (nella foto) - che a dicembre hanno seguito un corso presso la scuola regionale della Polizia Municipale». Benissimo, ben vengano figure istituzionali in grado di aiutare i cittadini. Anche se, a dire il vero, forse ad aver bisogno di essere aiutati ed in qualche modo indottrinati non sono solo i cittadini. Ne è una conferma la vicenda grottesca, a dir poco esilarante, avvenuta nei giorni scorsi. L'episodio cui facciamo riferimento si è verificato nel pomeriggio di lunedì 7 gennaio 2002: in via Montefusco (ex traversa Benincasa, per intenderci), un cittadino cavese, di cui ovviamente omettiamo le generalità per motivi di privacy e di opportunità, parcheggia la propria autovettura sulle strisce pedonali. Al ritorno trova, in bella evidenza sul parabrezza, la contravvenzione prontamente elevata da un attento e solerte vigile urbano. Fin qui tutto nella norma, non c'è nessuna stranezza. Pur se a malincuore, il "nostro" automobilista non può che prendere atto delle spiacevoli conseguenze del proprio operato. Ma basta poco, giusto il tempo di visionare l'entità del verbale, per trasformare il suo sentimento di rabbia in uno di incredulità, stupore, meglio ancora, di sfrenata ilarità. Non credeva ai suoi occhi, il nostro concittadino, ed ha ripetutamente controllato la contravvenzione appena ricevuta, per verificare se gli fosse sfuggito qualcosa. Ed invece no, non stava sognando, era tutto incredibilmente vero. 65 lire: questa l'entità della somma dovuta per il pagamento in misura ridotta (così è scritto sul verbale). Ridottissima, aggiungiamo noi. Disattenzione, impreparazione o cos'altro alla base di questa contravvenzione destinata ad entrare nel guiness dei primati? In realtà, 65,00 dovevano essere gli euro e non le lire da pagare: sin troppo evidente la confusione presente nella mente del vigile nel momento in cui ha stilato il verbale di contestazione. Chissà se era uno di quelli che hanno partecipato al corso regionale, menzionato dal comandante Formisano...In questo caso, sarebbe quanto mai utile da parte sua una "rinfrescatina" dei concetti appresi. Altrimenti, nell'altra ipotesi, sarebbe opportuno che alcuni uomini del suddetto Nucleo operativo fossero impiegati innanzitutto nell'erudimento dei propri colleghi. Lo diciamo nel loro interesse: con multe di questo genere le entrate sono destinate ad essere molto esigue! Al di là, comunque, del singolo, pur divertente episodio, non si comprende perché i verbali di contestazione delle contravvenzioni (con relativi, allegati bollettini di pagamento) si esprimano ancora rigorosamente in lire, se poi gli agenti incaricati di rilevare le infrazioni sono così evoluti nella materia in questione da pensare e "scrivere" esclusivamente in euro. Non sappiamo ancora se quello appena descritto sia un caso isolato o se si siano già verificati altri episodi di questo genere (a tal proposito, vi invitiamo a segnalarceli al nostro indirizzo: redazione@ilportico.it). Fatto sta che l'immagine del Corpo dei vigili urbani metelliani non ha certo tratto beneficio da questo spiacevole inconveniente. Un appello per chiudere: il nostro concittadino, così "severamente punito", è alla ricerca disperata (visto il periodo) di monetine da cinque lire. Chiunque sia in grado gli dia una mano: il malcapitato, infatti, non sa come raggranellare gli spiccioli per estinguere il suo gravoso debito...!!!
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