Tu sei qui: CronacaDe Rosa "bastona" i "Città de la Cava"
Inserito da L'Addetto Stampa Mariella Sportiello (admin), giovedì 6 settembre 2007 00:00:00
In merito ad alcune notizie apparse negli ultimi giorni sulla stampa locale, il Vicesindaco di Cava de'Tirreni, Gianpio De Rosa, anche a nome di tutta l'Amministrazione, afferma: «In relazione alla diffusione della notizia secondo cui, in spregio al valore delle tradizioni cavesi, abbiamo deciso di sfrattare ad horas l'Associazione Sbandieratori "Città de la Cava" da locali di proprietà comunale, avanzo alcune considerazioni. La Giunta comunale, con delibera dello scorso 8 agosto, decideva all'unanimità (le assenze da parte di alcuni assessori corrispondono perfettamente a quelle concordate nel piano ferie predisposto in luglio!) di autorizzare la stessa associazione a realizzare in quei locali una sala teatrale, inoltre confermando alla medesima l'affidamento in gestione degli spazi attigui che ospitano la Mostra Permanente del Costume. Stabiliva, poi, di intitolare il locale "Sala Teatro Comunale" e non "Teatro Luca Barba", così come proposto dagli Sbandieratori, se non altro perché non ci risulta che il compianto Luca Barba fosse stato uomo e personalità di teatro, ma semmai figura di spicco della storia e del folklore metelliano, e dunque si confermava l'intitolazione allo stesso della Sala Museo del Costume d'Epoca.
Il problema si poneva sulla gestione della Sala Teatro Comunale, che noi riteniamo debba essere affidata esclusivamente all'Ente, il quale ne consentirà l'uso a tutte le compagnie, specie cavesi, che ne faranno richiesta, alle stesse condizioni e nel rispetto delle medesime regole. L'associazione "Città de La Cava", per parte sua, richiedeva invece la gestione per essa della sala. Presa visione della delibera, gli sbandieratori inviavano una risposta di rifiuto di tale proposta e di precostituzione in giudizio, affidandosi alla procura dell'avv. Beniamino Spirito. Nel frattempo, era prevista nel corridoio della sala museo l'apertura della mostra delle opere del maestro Giuseppe Di Mauro. Quando l'artista si recava sul posto per l'allestimento, il geom. Felice Abate, Presidente dell'Associazione "Città de La Cava", si rifiutava di consentirgli l'accesso ai locali. Raggiunto telefonicamente, per conto del Sindaco, da una dipendente comunale, rispondeva opponendosi alla richiesta del Primo cittadino di consegnare le chiavi, chiedendo di rivolgersi al suo avvocato.
E' stato a questo punto che è stata emessa ordinanza, intimando allo stesso Abate di rimettere immediatamente le chiavi all'Ente proprietario. Nessuno aveva, fino ad allora, decretato lo sfratto dell'Associazione dal complesso dell'immobile. Il giorno successivo, in seguito all'ordinanza, Abate finalmente consegnava le chiavi dell'immobile di proprietà comunale. Ma non è finita. Quando il prof. Di Mauro si recava sul posto, trovava una situazione disastrosa: tutto era stato rimosso, e quanto non rimosso era stato lasciato in una condizione di totale disordine e scompiglio. Così sono andate le cose. Altro che Sbandieratori vittime della tracotanza del Comune. La verità è che ci troviamo di fronte ad un'interpretazione a dir poco soggettiva e personalistica da parte dell'Abate circa l'uso, la custodia e la gestione di beni di proprietà pubblica. Il Presidente dell'Associazione "Città de La Cava" crede, forse, che il patrimonio comunale possa essere gestito a mo' di sua proprietà privata, da potersi perseguire addirittura in disprezzo ed in ostacolo degli indirizzi dell'Ente proprietario. Rivendichiamo quindi in toto la correttezza dell'operato dell'Amministrazione e respingiamo i toni ed i contenuti di una campagna di stampa che non tiene in alcun conto della realtà dei fatti, ma riporta esclusivamente la versione di una parte, peraltro in vista dell'avvio di una procedura giudiziaria.
Tengo a ringraziare personalmente il Sindaco, tutti i colleghi della Giunta e, in particolare, l'Assessore alla Sicurezza Alfonso Senatore per l'impegno profuso in questa vicenda, a tutela ed a garanzia del rispetto dei beni e delle proprietà del nostro comune. Stiamo ora lavorando alacremente per recuperare i ritardi cui l'assurdo comportamento del sig. Felice Abate ci ha costretti, al fine di completare ed inaugurare la "Sala Teatro Comunale" per il primo ottobre, data in cui verrà inaugurato, proprio a Cava de'Tirreni, il Grande Evento Lusitania, progetto culturale provinciale, finanziato dalla Regione con un milione di euro, che porterà nella nostra città per ben 13 giorni altrettanti spettacoli di musica, teatro e folklore della tradizione portoghese-brasiliana».
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