Tu sei qui: CronacaDdl Zan si ferma in Senato, franchi tiratori nel centrosinistra. Dal primo firmatario sospetti su Italia Viva
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 27 ottobre 2021 17:32:54
Con 154 voti a favore, 131 contrari e 2 astenuti (e 28 assenti), il ddl Zan non potrà essere più messo in calendario per sei mesi nei lavori di Palazzo Madama.
In pratica, ventitrè voti hanno imposto lo stop all'esame degli articoli e degli emendamenti del disegno di legge contro l'omotransfobia.
Il centrosinistra era sicuro di avere 149 voti sulla carta, ma due si sono astenuti e 16 senatori sono passati con il centrodestra.
Tra sei mesi la discussione del tema potrà ripartire ma necessariamente si dovrà iniziare da un nuovo testo.
«Una forza politica si è sfilata e ha flirtato con la destra sovranista solo per un gioco legato alla partita del Quirinale. Chi si è nascosto dietro al voto segreto si assumerà le sue responsabilità davanti allo specchio di casa». Commenta così la decisione del Senato Alessandro Zan, deputato del Pd e primo firmatario della legge.
«È stata sconfitta l'arroganza del Pd e dei Cinque Stelle. Hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione», ha detto Matteo Salvini, leader della Lega.
Il forzista Elio Vito ha lasciato il suo incarico di responsabile del dipartimento Difesa e sicurezza di Forza Italia, «dopo che è stato annunciato al Senato il nostro voto favorevole al non passaggio agli articoli del ddl Zan».
«Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l'Italia indietro. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un'altra parte», ha scritto il segretario del Pd Enrico Letta su Twitter.
Mentre il leader 5S Giuseppe Conte: «Chi oggi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe rendere conto al Paese che su questi temi ha già dimostrato di essere più avanti delle aule parlamentari».
I sospetti del centrosinistra sono sui rappresentanti di "Italia Viva", che nel segreto del voto avrebbero tradito le loro promesse.
(Foto nel testo: Twitter @Senato Repubblica)
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