Tu sei qui: CronacaDalla movida solidarietà a Salsano
Inserito da (admin), lunedì 29 novembre 2004 00:00:00
«Condanniamo fermamente l'attentato incendiario di cui è rimasto vittima Giuseppe Salsano e contestiamo aspramente chi ha ipotizzato presunti nessi tra il rogo doloso ed il mondo della movida. Ma c'è di più. Denunciamo la scarsa attenzione e l'assenza di una programmazione politica della Giunta Messina nei confronti dell'industria del divertimento e dello spettacolo. Un vuoto che ha consentito di accrescere l'acredine tra i gestori ed i cittadini ed ha impedito lo sviluppo di un settore che ancora oggi vede l'assoluta presenza di imprenditori cavesi». Si è conclusa così la conferenza stampa indetta da Ciro Mosca, presidente di "Torquemada" (l'associazione dei gestori dei locali pubblici di Cava), all'indomani delle voci circolate circa presunti collegamenti fra l'attentato al presidente di "Ordine e Quiete", Giuseppe Salsano, ed il popolo del by night. Poi, una richiesta precisa all'Amministrazione: formare un tavolo di lavoro con la partecipazione di cittadini, Forze dell'Ordine, amministratori pubblici e gestori dei locali, per rilanciare un importante settore produttivo cittadino. «I gestori dei locali - ha precisato Pasquale Adinolfi, legale di "Torquemada" - vogliono esprimere la totale solidarietà a Giuseppe Salsano. In alcun modo l'episodio può essere accostato al mondo della movida, troppo spesso ed a torto criminalizzato. Tra l'altro, con Salsano si è aperto da anni un proficuo rapporto dialettico, diretto a studiare le forme di una convivenza pacifica». Gli fa eco Pasquale Falcone del Porky's: «La legge, se pur troppo onerosa per noi gestori, è chiara. Pertanto, personaggi come Salsano non rappresentano un problema. Anzi, aiutano a stanare gli abusivi ed i trasgressori. Mentre i nostri locali sono in regola, ce ne sono molti che pur, non avendo la licenza, fanno intrattenimento musicale». I gestori chiedono regole più precise ed una programmazione politica che, secondo Giovanni Lamberti del Tengana, in città è pressoché assente: «Le polemiche e le guerre a suoni di esposti come quelle lanciate da Salsano sono state rese possibili dall'assenza di risposte da parte del sindaco. In città come Salerno si è avuto la forza di riqualificare il centro storico proprio con la movida. A Cava si parla di città turistica ed il primo atto dell'Amministrazione è stata un'ordinanza di chiusura a mezzanotte. E non basta. In tutte le città italiane la programmazione dei locali viene discussa con le Amministrazioni comunali. A Cava, invece, il Comune è diventato un nostro concorrente: non solo ha tagliato i fondi sulla cultura e spettacolo, ma addirittura si è messo ad organizzare spettacoli di cabaret e veglioni a pagamento». Conclude Ciro Mosca dell'Aumm Aumm: «Salsano non deve attaccare noi, che comunque produciamo lavoro e cerchiamo di rilanciare una città ferma da 15 anni, ma l'Amministrazione, perché ci sono politici che non hanno fatto nulla».
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