Tu sei qui: CronacaDai test rapidi ai termoscanner: dal Comune di Cava proposte per affrontare l'emergenza
Inserito da (redazioneip), venerdì 10 aprile 2020 09:18:30
Nella mattinata di ieri, 9 aprile, si è svolta al Comune di Cava de' Tirreni una riunione molto importate per discutere sull'emergenza Covid-19 nella città metelliana. All'incontro hanno aderito anche alcune importanti personalità del mondo scientifico.
Nello specifico hanno partecipato, in videoconferenza, il sindaco Vincenzo Servalli, il professore Capuzzo, presidente dell'Unità di Crisi dell'Università di Salerno, l'epidemiologo Franco De Caro, l'infettivologo Paolo Pagliano, la dottoressa Luciana Catena del presidio ospedaliero cavese, il dottore Giovanni Baldi, il presidente della Commissione Politiche sociali Paola Landi e i rappresentanti delle associazioni più impegnate sul territorio (la Croce Rossa, Mani Amiche, la Protezione Civile, la Polizia Europea).
"È stato un incontro molto importante - afferma il Sindaco Servalli - per il confronto con le personalità del mondo accademico che ci hanno illustrato e consigliato i modelli da seguire per il contenimento del contagio e con chi opera sul territorio che vive quotidianamente le problematiche della gestione di quanti vengono a contatto con il coronavirus. Una sinergia costruttiva attraverso la quale migliorare tutta la macchina organizzativa che sempre di più sta ottimizzando le procedure e i percorsi assistenziali"
Il dr. Baldi e la dottoressa Catena hanno relazionato sul lavoro da loro svolto ed hanno anche evidenziato alcune criticità in proposito.
La dott.ssa Lamberti ha sottolineato l' esigenza di garantire una maggiore tutela per gli operatori sanitari e, segnatamente, per i medici "di base" e per i pediatri, assicurando loro dei presidi di protezione (camici sterili, visiere, occhiali, mascherine) ed ha proposto di effettuare test rapidi o tamponi di controllo in una postazione con ambulatorio mobile con l' aiuto di medici volontari.
Molto significativo il contributo del prof. Capunzo, che ha evidenziato l' importanza dell' utilizzo delle mascherine o di strumenti di copertura del naso e della bocca per limitare la diffusione del contagio e della necessità di privilegiare l' assistenza sanitaria domiciliare, con l' adozione dei dovuti presidi di protezione dei medici "di base".
Il prof. Pasquale Pagliano si è a sua volta soffermato in particolare sulla esigenza di individuare strutture per l' isolamento delle persone contagiate ed ha invitato alla prudenza nel fare ricorso ai test rapidi in attesa delle validazioni ministeriali.
Il prof. Franco De Caro, dal suo canto, dopo aver espresso apprezzamento per l' impegno profuso dagli operatori del Presidio Ospedaliero S.M. Incoronata dell' Olmo ha affermato che non è facile prevedere un arco temporale dopo il quale possiamo ritenere di aver sconfitto il virus; probabilmente dovremo abituarci per qualche tempo a convivere con il virus modificando le nostre abitudini.
Ha quindi esortato alla massima attenzione per le case di riposo per anziani aumentando, ove possibile, le misure di sorveglianza sanitaria, ed ha condiviso l' utilizzo di termometri a raggi infrarossi per la misurazione della temperatura a distanza in maniera diffusa.
La dott. ssa Paola Landi ha sollecitato un maggior raccordo con i medici "di base".
Le associazioni di volontariato Croce Rossa Italiana e Mani Amiche hanno confermato la piena disponibilità ad agire sinergicamente con tutti gli Enti preposti.
Il Responsabile del Servizio di Protezione Civile ing. Antonino Attanasio ha evidenziato la necessità di dotare di presidi di protezione gli operatori della Polizia Locale ed i volontari della Protezione Civile.
In chiusura il prof. Lamberti, pienamente soddisfatto per l' andamento dei lavori, ha tracciato le conclusioni articolandole nei sette punti operativi di seguito riportati e che vedranno l'Amministrazione Comunale impegnata in particolare, per:
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