Tu sei qui: CronacaDagli immobili comunali nuove risorse per la città
Inserito da Anna Maria Capuano (admin), giovedì 7 maggio 2009 00:00:00
E’ stata presentata questa mattina, a Palazzo di Città, la costituita società “Cava de’Tirreni Patrimonio Srl”, un nuovo progetto realizzato dall’Amministrazione comunale per l’ottimizzazione dei beni patrimoniali. Presenti il primo cittadino, Luigi Gravagnuolo, l’assessore al Patrimonio del Comune di Cava de’Tirreni, Daniele Fasano, e l’amministratore unico della neo società, Marco Antonio Monaco.
La società, costituita dal Comune ai sensi dell’art. 84 della Legge 27 dicembre 2002 n. 289, è stata approvata tramite una Delibera del Consiglio comunale datata 28 gennaio 2009 e prevede la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare comunale dichiarato di poca utilità per la cittadinanza. 25 milioni di euro il flusso finanziario derivante da un’attività di questo tipo, che darà all’Amministrazione comunale la possibilità di meglio aderire alle esigenze abitative e di vivibilità da parte dei cavesi.
Ha aperto il dibattito il sindaco Gravagnuolo, che ha illustrato le varie fasi che hanno portato alla costituzione della società, dando particolare rilievo alla “trasparenza” propria del progetto, volto ad assicurare migliori condizioni di vita a quanti versano in uno stato di disagio sociale ed economico. «Grazie alla possibilità di agire con incisività su immobili ormai dismessi e dichiarati di nessuna utilità pubblica, riusciremo ad avere i proventi per creare situazioni di maggiore vivibilità a Cava», ha affermato il primo cittadino, soffermandosi poi su particolari più propriamente tecnici, quali la scelta del dott. Monaco in qualità di amministratore unico della società o l’attribuzione di un valore di stima per ogni immobile in via di vendita.
L’assessore Daniele Fasano è, invece, intervenuto sull’importanza del progetto e sull’assenza di strumentalizzazioni al suo interno: «I tempi ci imponevano un’ottimizzazione dei beni patrimoniali del Comune e noi abbiamo lavorato per questo». Un breve cenno all’immane e «straordinario lavoro portato avanti dallo staff di Gravagnuolo e dagli uffici competenti, che si sono addentrati nella materia ed hanno cercato di farla maturare», favorendo, quindi, un nuovo modo di intendere il patrimonio pubblico.
La parola è, quindi, passata a Marco Antonio Monaco, amministratore unico della società, che ha spiegato in che modo i beni pubblici possano essere considerati un bene attivo. «Elimineremo una componente dei beni del Comune, stabiliremo un prezzo per questi beni e li rivenderemo». Privilegiati, in tal senso, quei cittadini che versano in uno stato di forte disagio economico o sociale: per costoro saranno, infatti, effettuati particolari ribassi e poste in essere trattative maggiormente accessibili.
Un Gravagnuolo calmo e deciso, quello che ha presenziato alla conferenza stampa odierna. Le forti reazioni politiche relative all'inaspettata revoca dell'assessore Napoleone Cioffi non sembrano, dunque, aver turbato più di tanto il primo cittadino. Non sono mancati, comunque, anche nell'appuntamento di stamani i commenti e le dichiarazioni, di vario tipo e tono, sulla vicenda che tanto scalpore ha suscitato nella città metelliana.
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