Tu sei qui: CronacaCovid e scuola a Cava de' Tirreni, Sindaco Servalli: «34 positivi non giustificano chiusura generalizzata»
Inserito da (redazioneip), giovedì 18 febbraio 2021 09:53:07
Nel corso della diretta di RTAlive con il giornalista Ciro Serrapica, con Arcangelo Saggese Tozzi, dirigente Asl, e con i sindaci Cosimo Ferraioli (Angri), Roberto Robustelli (vicesindaco di Sarno), Manlio Torquato (Nocera Inferiore), il primo cittadino di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, è intervenuto sulla situazione e sui problemi legati al mondo della scuola cavese a causa del Covid-19. Servalli ha sottolineato che i dirigenti scolastici a Cava hanno una difficoltà di carattere organizzativo per via dell'emergenza sanitaria.
Ma i problemi di carattere organizzativo, spiega Servalli, «non giustificano a Cava de' Tirreni un provvedimento generalizzato di chiusura delle scuole. A fronte di una popolazione scolastica di 8200 studenti, a Cava abbiamo 34 casi positivi. Ho spiegato ai genitori che, oggi, non abbiamo criteri oggettivi per stabilire un provvedimento sottoforma di ordinanza di chiusura della didattica in presenza. C'è il rischio che il provvedimento venga impugnato dal TAR, ma soprattutto che questa impugnativa venga accolta dal tribunale. Corriamo il rischio, dunque, di fare delle ordinanze che possono non esistere al vaglio del giudice amministrativo. Ecco perché serve un incontro con sua Eccellenza il prefetto Russo».
«Ogni giorno - continua il sindaco - assistiamo ad un flusso di centinai di studenti che vengono a Cava, oppure vanno a Salerno, Nocera ecc.. Andare in ordine sparso è folle, e la dice lunga sulle condizioni del nostro Paese. Abbiamo una destra che non sa cosa faccia la sinistra, abbiamo il presidente De Luca che dice che i sindaci si nascondono. Poi c'è il conflitto tra le Regioni e il Governo centrale. Questo assetto ricade anche nelle nostre istituzioni. Noi vorremo porre sul tavolo del prefetto di avere criteri oggettivi sulla basse dell'epidemia, sulla quale assumere determinate decisioni».
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