Tu sei qui: CronacaCorteo ultrà, scagionati 51 tifosi
Inserito da (admin), martedì 29 maggio 2007 00:00:00
Assolti dal reato di vilipendio ed istigazione alla violenza nei confronti degli agenti del Commissariato locale di Polizia. Rinviati a giudizio (il processo partirà il prossimo 12 febbraio) per adunanza sediziosa. Sono questi i primi "verdetti" decisi dal giudice Di Nicola al termine dell'udienza preliminare, fissata ieri mattina nell'aula metelliana del Tribunale di Salerno (Sezione distaccata) nei confronti di 51 tifosi della Cavese. Il folto gruppo di tifosi risultò indagato per aver partecipato al corteo del maggio 2004, quando gli ultras scesero in piazza per protestare contro il provvedimento di diffida nei confronti di 60 tifosi che avevano preso parte alla trasferta di Isernia, quando da uno dei pullman fu lanciata una pentola che colpì un'auto su cui viaggiava una famiglia del luogo.
Ieri mattina il pool difensivo, costituito fra gli altri dagli avvocati Marco Senatore, Marco Salerno, Arturo Della Monica, Enrico Farano e Roberto Lanzi, ha chiesto da subito il dissequestro del materiale prelevato nelle abitazioni dei tifosi nel corso del maxi-blitz del 2004. In quell'occasione 180 poliziotti fecero irruzione all'alba nelle loro case, mettendo a soqquadro anche le loro automobili e le sedi di alcuni circoli cittadini, alla ricerca di tracce del corpo del reato: oggetti, armi e pubblicazioni che potessero servire a porre in essere comportamenti di violenza o minaccia, documenti dimostrativi, nonché striscioni, manifesti, giornali. Secondo la difesa, il materiale prelevato dagli agenti - nella fattispecie, sciarpe, fotografie, giubbotti, drappi, bombolette, aste e lo storico striscione del gruppo Acid Boys - sarebbe espressione della passione calcistica e non rappresenterebbero corpo di reato.
Il giudice ha accolto la richiesta di dissequestro, per poi pronunciarsi sui capi di accusa. Di Nicola ha così deciso: assoluzione per non aver commesso il fatto per il reato di vilipendio. Assoluzione per non luogo a procedere per il reato di istigazione alla violenza. Rinvio a giudizio e, dunque, avvio del procedimento giudiziario per l'accusa di adunanza sediziosa.
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