Tu sei qui: CronacaCorso Umberto, cantieri a rischio
Inserito da (admin), giovedì 20 maggio 2004 00:00:00
Di rovinose cadute sotto i portici già se n'erano verificate parecchie negli ultimi giorni, insieme alla paura per quei tombini lasciati senza copertura come pericolosa trappola per i più piccini. Ma a far precipitare la situazione, culminata con una denuncia al Comune ed alla ditta che sta eseguendo i lavori di ripavimentazione di Corso Umberto I, è stato un incidente capitato martedì sera a Tilde Petrone, moglie dell'ingegnere Giuseppe Accarino. La donna è finita in ospedale con escoriazioni al viso, sospetta lesione dei legamenti del ginocchio e diverse contusioni. La causa? Una passeggiata per vetrine sotto i portici. Erano poco prima della 19 e la signora Petrone stava camminando sotto i portici, intenta ad ammirare le vetrine. Aveva superato la piccola traversa di via Della Repubblica e stava proseguendo il suo cammino sotto i portici. In quel tratto i lavori di ripavimentazione sono stati lasciati a metà. Una prima parte, infatti, è ancora rivestita con il vecchio pavimento, mentre nella restante le vecchie mattonelle sono state divelte, creando, di fatto, un dislivello caratterizzato da terriccio e da suolo sdrucciolevole. Quando basta per far perdere l'equilibrio alla donna. «Stavo camminando a passo lento - racconta Tilde Petrone - quando, a causa del pavimento divelto, mi sono ritrovata a terra. Non ho avuto neppure il tempo di proteggermi il volto. Gli occhiali si sono infranti e mi hanno provocate alcune ferite». La donna è stata soccorsa da alcuni passanti e dai negozianti, che hanno subito allertato una pattuglia della Polizia Municipale. «Nel frattempo è arrivato mio marito - continua la donna - che mi ha portato in ospedale. Subito dopo, con il conforto anche del referto medico, ha presentato una denuncia contro il Comune». Stando al bollettino medico, la signora Petrone ha riportato diverse escoriazioni al volto ed una contusione al ginocchio. Solo nei prossimi giorni, con l'attenuarsi del gonfiore, si potrà avere una diagnosi più precisa circa il possibile interessamento dei legamenti. La denuncia della famiglia Accarino non cade isolata. «L'incidente si è verificato proprio davanti al mio negozio - spiega Gertrude Barba - e purtroppo non è il primo. Ci sono delle responsabilità. Possiamo comprendere che per terminare i lavori ci vuole del tempo, non capiamo, però, perché i portici sono stati lasciati in questo stato. Il vecchio pavimento in alcune parti è stato rimosso ed in altre no, creando quasi una sorta di percorso ad ostacoli». Rilanciano gli altri commercianti del Borgo: «Anche i tombini vengono lasciati senza copertura e senza transenne. Rappresentano un pericolo per i bambini, che spesso si lasciano andare a corse da un portico ad un altro». Nessun problema secondo il sindaco Alfredo Messina: «Mi dispiace per la signora, ma non credo che si possa richiedere un risarcimento visto che non ci sono i pressuposti, insidia e trabocchetto per l'appunto, perché si tratta di un cantiere che è ben visibile. La colpa dei tempi lunghi dei lavori è dei commercianti, che a Natale non hanno fatto iniziare i lavori».
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