Tu sei qui: CronacaCoronavirus, Giustizia si ferma fino al 31 maggio
Inserito da (Redazione), sabato 7 marzo 2020 07:15:39
Anche la giustizia si ferma per il coronavirus fino al 31 maggio. Uno stop di due mesi e mezzo, il più lungo deciso finora dal governo.
Questa la decisione presa nel Consiglio dei ministri che si è protratto fino alla notte, dove sono state varate le misure sui tribunali insieme a quelle sul potenziamento del Servizio sanitario nazionale, in un unico decreto.
La stretta sugli uffici giudiziari sarà valida per i prossimi 85 giorni salvo diverse disposizioni in corso.
Il capo dell'ufficio giudiziario, infatti, avrà la facoltà di sospendere fino al 31 maggio le attività (e quindi le udienze, per i reati non gravi). La sospensione, si legge nel decreto, avviene in caso di "emergenze epidemiologiche certificate". La sospensione non si applica per le udienze relative alle dichiarazioni di adottabilità, ai minori stranieri non accompagnati, ai minori allontanati dalla famiglia e ad alcuni tipologie di udienze di convalida dell'arresto o del fermo.
«Il decreto legge, approvato dal Cdm, consentirà il rinvio delle udienze non urgenti» ha spiegato in una conferenza stampa il guardasigilli Alfonso Bonafede.
«Da oggi per due settimane ci sarà la sospensione feriale degli uffici giudiziari. Dal 23 marzo sarà possibile per i vertici degli uffici giudiziari rinviare le udienze non urgenti. Possibili anche le videoconferenze per le udienze». Il ministro ha poi sottolineato che le misure valgono fino al 31 maggio ma se ci sarà un calo dei contagi si tornerà lentamente alla normalità.
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