Tu sei qui: CronacaConvento San Michele, laboratorio locale del pensiero globale
Inserito da (admin), mercoledì 20 febbraio 2008 00:00:00
Presentata questa mattina, mercoledì 20 febbraio, presso il Convento San Michele, a Salerno, la rassegna "Quello che passa... al Convento", incontri d'arte, teatro, letteratura, cinema, musica e cibo.
L'antica struttura di origine medioevale ha visto la presenza di Vincenzo Maraio (assessore ai Beni Culturali ed al Turismo del Comune di Salerno), Mario Pagano (Soprintendente per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino e Benevento), Marco De Simone (presidente "Il Castello" società di gestione), Vito Puglia (presidente Associazione "Il Convivio delle Arti dei Rozzi e degli Accordati) e del noto maestro salernitano Mario Carotenuto.
Dall'eros tormentato dell'"Eclissi" di Mario Carotenuto all'incomunicabilità della "Notte dei due silenzi" di Ruggero Cappuccio; dalla città possibile di Ugo Marano e Pasquale Persico a quella invisibile di Ugo Cantalupo; dalle evocazioni sonore in contrappunto di Alfonso Amendola, Gennaro Colangelo, Pietro Nunziata e Carmelo Ciociano alla trans della pizzica del "Sibilo lungo della taranta" di Paolo Pisanelli. Ed ancora, l'approfondimento della terra attraverso la cultura più intima dei luoghi: il cibo.
E' solo un "assaggio" di "Quello che passa... al Convento", la rassegna di arte, teatro, letteratura, cinema, musica ed enogastronomia che si svolgerà dal 22 febbraio al 30 maggio negli spazi del recuperato Convento di San Michele. In dialogo i diversi linguaggi del contemporaneo, le contraddizioni e le inquietudini del presente a confronto con il passato ed il bisogno di ritrovare le proprie radici.
Ideatrice e promotrice della kermesse è l'Associazione "Il Convivio delle Arti dei Rozzi e degli Accordati", presieduta da Vito Puglia, che si è posto l'obiettivo di valorizzare il cenobio medioevale, trasformandolo in un "laboratorio locale del pensiero globale", in un vero e proprio spazio dei saperi, aperto a tutte le libere creatività della città, e non solo.
Per il neo Soprintendente ai Beni Archeologici, Mario Pagano, si trattava della prima "uscita" ufficiale, essendosi insediato da pochi giorni: «E' un onore per me presentarmi in occasione di questa iniziativa. Penso che le potenzialità di Salerno siano enormi dal punto di vista del turismo archeologico, ma non sono sfruttate appieno. Bisogna coinvolgere le persone del posto, in quanto sono i primi custodi della cultura locale. Ecco perché va un grande plauso a manifestazioni come questa, capaci, tra l'altro, di portare un'interessante fusione tra arte antica e le arti moderne».
Gli ha fatto eco Enzo Maraio, assessore ai Beni Culturali ed al Turismo del Comune di Salerno: «Salerno ha una grande vocazione turistica, ma bisogna agire perché non rimanga tale e diventi una realtà. E' fondamentale che i monumenti rimangano aperti e, in tale ottica, un primo passo l'abbiamo fatto in questi giorni. Ho dato subito il mio assenso a questa manifestazione, perché è in grado di far vivere un posto altrimenti poco conosciuto e poco valorizzato dai salernitani».
IL PROGRAMMA DI FEBBRAIO/MARZO
Venerdì 22 febbraio, ore 18.00
Eclissi
di Mario Carotenuto.
Conversano con l'autore Massimo Bignardi, Diego De Silva, Ermanno Guerra e Danilo Maestosi.
Un letto sfatto, due corpi avvinti in un ultimo abbraccio che ha il sapore dell'addio. L'alcova è avvolta dal bagliore misterico della luna; un anello di diamante dietro il velo di una sottile nube.Il dipinto, inedito, di Mario Carotenuto si snoda in un racconto nato dalle suggestioni provate dall'artista durante l'eclissi lunare totale del 9 gennaio 2001, la prima del terzo millennio.
Martedì 26 febbraio, ore 20.30
Carton fire
Festa di iniziazione di Nando Vassallo, con i Tamburi della Neorestaurarchia.
Lingue di fuoco che disegnano immagini fluttuanti nel cielo. "Carton file": il soffio vitale di un artista crea visioni oniriche, ottenute dall'abbraccio incandescente tra creta e combustibile. Ad accompagnare il "negromante" Nando Vassallo il ritmo incalzante dei Tamburi della Neorestaurchia, suoni tribali che vivificano un rito di iniziazione che si perde nella notte dei tempi.
Mercoledì 27 febbraio, ore 20.00
La città invisibile
di Ugo Capolupo (23').
Il corto è stato realizzato durante i Festival di Teatro Napoli scena internazionale tra le strade e i vicoli della città, vene e arterie di un corpo vivo. Lo sguardo curioso degli artisti, Jan Fabre, John Turturro, Yoshi Oida and Peter Gordon, protagonisti e complici talvolta inconsapevoli allontana la città visibile decrepita e senza speranza, mostrando la città invisibile che si rivela più di quanto un occhio saturo possa percepire nella quotidianità.
Una passione non trascurabile
di Vladimir Marino (15').
Casualmente due amici Pietro e Marco si incontrano in un bagno di un hotel di lusso. Avrebbero voluto fare gli attori di prosa e calcare le scene dei teatri italiani, ma la vita li ha condotti in altre direzioni. L'incontro li riporta indietro negli anni, fa rivivere loro per pochi minuti, la passione per il teatro che è rimasta intatta, a prescindere da ciò che è accaduto.
Segue conversazione con gli autori.
Giovedì 28 febbraio, ore 20.00
Sguardi sulle città
di Pasquale Persico.
Con Edoardo Scotti e l'autore e gli astanti ne parlano; Ugo Marano e Antonello De Rosa ne suonano e ne mimano.
Il mondo è cambiato. Tutte le città ripartono. Nessuna è centro della terra.
Martedì 4 marzo, ore 19.30
Il Cilento, Paestum, le Colline Salernitane e la Costa d'Amalfi
Degustazione/conversazione con Luciano Pignataro.
segue a tavola la cucina a più mani dell'Osteria Perbacco di Pisciotta, della Locanda il Vottaro di Trentinara e del San Pietro di Cetara (posti limitati prenotazione in sede).
La Terra del salernitano seppur giovane come realtà vitivinicola regionale ha radici molto lontane, la sua storia recente ha velocemente superato i confini locali e guarda al futuro. Tutto merito di giovani produttori e e di natura assolutamente vocata. In un viaggio nell'esperienza dei prodotti dei presidi Slow Food.
Mercoledì 5 marzo, ore 20.00
L'ultima Treves
di Marcello Sannino (50').
Conversano con l'autore Mario De Cunzo, Mariarosaria de Divitiis, Danielle Mazzonis.
Il film sviluppa, parallelamente al racconto della parabola della libreria Treves di Napoli, un percorso che analizza i possibili approdi per la figura professional del libraio e per le librerie, intese ‘romanticamente' come luoghi di ritrovo, di confronto.
Martedì 11 marzo, ore 20.30
La Terra del Volturno e dell'Ager Falernum
Degustazione/conversazione con Manuela Piancastelli.
segue a tavola la cucina de le Campestre di Castel di Sasso e de Le Colonne di Caserta (posti limitati prenotazione in sede).
L'area del Falerno era considerata un pò la Borgogna degli antichi romani. La recente storia viticola l'ha riportata alla sua giusta fama, con la riscoperta di prestigiosi vitigni hanno arricchito il panorama regionale di cui il fiore all'occhiello è Conciato romano, uno dei più antichi formaggi d'italia recuperato con un Presidio Slow Food.
Mercoledì 12 marzo, ore 18.00
Il sibilo lungo della taranta
di Paolo Pisanelli (88').
Conversano con l'autore Paolo Apolito e Ambrogio Sparagna, con la partecipazione di Paolo Cimmino (percussioni).
Il Film, esplorando il Salento, quale metafora del Sud-Italia, racconta storie di donne oppresse, di emigranti e braccianti che cantavano canzoni d'amore e di lavoro sotto il sole cocente. Le loro memorie e narrazioni, il loro modo di cantare e suonare oggi si confronta con l'esplosione musicale della pizzica che ritorna dal passato con il suo carico simbolico legato al tarantismo: tra i protagonisti il maestro concertatore Ambrogio Sparagna, le poetesse e i poeti del laboratorio sulla parola e sulla scrittura di testi poetici guidati dal maestro sconcertatore Giovanni Lindo Ferretti.
Ore 20.30, Chiesa di Sant'Apollonia
XX Festival di musica antica
AL QANTARAH
Abballati, abballati!
Canti e suoni della Sicilia medievale.
La cultura siciliana fin dall'antichità si è caratterizzata per la compresenza di molteplici influenze: il mondo ellenico, la civiltà italica, la presenza araba e infine la conquista normanna. La Sicilia, dunque, appare quale crocevia di razze, culture, etnie differenti e talvolta lontane. La tradizione musicale siciliana ha fatto proprie le suggestioni provenienti dalle modalità espressive arabe, bizantine, provenzali, normanne, conservandone, accanto agli elementi autoctoni, forme e atteggiamenti culturali. Al Qantarah (Fabio Accurso, Roberto Bolelli, Donato Sansone) ridà suono a questa Sicilia medievale multietnica, con brani vocali e strumentali di carattere religioso e laico, colto e popolare.
Giovedì 13 marzo, ore 20.00
La Ballata del Carcere di Reading
di O. Wilde.
Disegni di Antonio Petti, lettura di Pasquale De Cristofaro, alla fisarmonica Gianfranco Rizzo, intervengono Olga Chieffi e Silverio Sica.
I crimini più gravi necessitano del più grande perdono. Antonio Petti rilegge, con la sensibilità propria dell'artista, la "Ballata del carcere di Reading" do Oscar Wilde. Tema la pena di morte congiunta al senso di alienazione di ogni detenuto, costretto a compiere quotidianamente azioni ripetitive volte alla pura e semplice sopravvivenza.
Mercoledì 26 marzo, ore 20.00
African spelling book
di Angelo Loy (61').
segue conversazione con l'autore.
A come African, B come Beauty, I come Independence...: 20 brevi documentari scritti, filmati e narrati dai ragazzi di Nairobi per raccontare la vita negli slum, i sentimenti, l'amicizia, la violenza, la fame, il lavoro, la speranza. Il Sillabario ha coinvolto settanta ragazzi dai tredici ai ventidue anni che per diverse ragioni avevano dovuto abbandonare la scuola.
Giovedì 27 marzo, ore 20.00
Frammenti d'immagine (Liguori Editore)
e Maschere e Volti (Bulzoni Editore)
di Alfonso Amendola e Gennaro Colangelo.
Contrappunto a due voci in dialogo con Gabriele Bojano.
Con la partecipazione di Pietro Nunziata (clarinetto) e Carmelo Ciociano (clarinetto basso).
Come gli Holzwege di Heidegger, i sentieri che si smarriscono nel bosco, il video e la scena si intersecano e si contrappongono nella comunicazione culturale. Alfonso Amendola e Gennaro Colangelo a confronto sull'esperienza del Novecento fra narcisismo attoriale e sperimentazione identitaria.
Sabato 29 marzo, ore 18.30
La notte dei due silenzi (Sellerio Editore)
di Ruggero Cappuccio.
Conversano con l'autore Generoso Picone (Il Mattino) ed Erminia Pellecchia.
Voce narrante Claudio Di Palma, al pianoforte Luca Urciuolo.
Negli anni cruciali del Regno delle Due Sicilie, tra Napoli, Palermo e la Costa d'Amalfi, una storia d'amoe, di sostituzioni e di identità: una giovane donna scomparsa e il suo doppio che ritorna misteriosamente a intrigare amanti e scienziati di malie e di passioni. Ruggero Cappuccio, scrittore e regista per il teatro e il cinema, fa risuonare le miriadi di voci di questo romanzo avvincente di destini incrociati e di interessi contrastanti come su un vasto palcoscenico.
Per info e contatti:
Convento di San Michele, Via Bastioni, 8 - Salerno
Tel. +39 089 2753602; cell. 327 4493442; fax +39 089 255034
Sito web: www.ilconventosanmichele.it; e-mail: info@ilconventosanmichele.it.
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