Tu sei qui: CronacaContributi alla Cavese, la città si spacca
Inserito da (admin), mercoledì 10 novembre 2004 00:00:00
Uno per tutti, tutti per uno. Ritorna d'attualità il famoso motto ed il D'Artagnan di turno si chiama Ottavio Cutillo, presidente della Cavese. La chiamata alle armi è, naturalmente, per sostenere lo stendardo blu con l'aquila rampante. A raccolta tutto il mondo economico cittadino, con il sindaco Messina impegnato a cercare di coagulare quanti più imprenditori e commercianti possibile. L'operazione, però, non è facile e non mancano i distinguo. «Assolutamente favorevole - afferma Franco Di Salvatore, titolare della tipografia Tirrenia, da sempre sostenitore e socio della Cavese targata Troiano e Della Monica - La squadra è un patrimonio della città, sostenerla dovrebbe essere un dovere di tutti. Noi ci siamo impegnati per anni e lo siamo ancora economicamente, essendoci accollati, Della Monica in testa, tutti i residui passivi e lasciando la società a Cutillo senza debiti». Una gestione annuale che si aggira intorno ai 900mila euro, stringendo però al massimo la cinghia, ed i tre incontri da giocare a porte chiuse costeranno non meno di 130mila euro circa di mancato incasso. «Vista la carenza di pubblico pagante, un modo per contribuire potrebbe essere l'acquisto di biglietti da distribuire ai propri dipendenti», propone Di Salvatore. Amore per la Cavese a parte, si confrontano tesi diverse. «Il calcio oggi è un'azienda a tutti gli effetti - dice Salvatore Siani, titolare di Smerauto telefonia e ricambi per auto - e va gestito di conseguenza. Chi si butta in quest'avventura deve sapere i rischi che corre e, nel caso, farsene carico. Troppo facile, ai primi momenti di difficoltà, chiedere aiuto facendo leva sull'amore per la squadra o per la città». Una quindicina di imprenditori hanno già risposto positivamente, attivando delle sponsorizzazioni. E tra molte ritrosie degli interessati, ecco alcuni dei loro nomi: Antonio Della Monica, Elio De Sio, Valentino Della Monica, Maurizio Russo, Cesare Scapolatiello, Lello De Felicis, Raffaele Lazzarini, Ciro Lodato, Albino De Pisapia. «Un'iniziativa lodevole, ma se veramente si vuole trovare un modo per sostenere la Cavese - dichiara Renato Farano, presidente di Assimpresa - che non sia un semplice obolo a fondo perduto, credo si debba puntare ad un vero progetto. Prima di fare inviti, sarebbe necessario studiare e proporre una strategia, anche di concerto con il Comune, che possa far effettivamente impegnare gli imprenditori cavesi e garantire un futuro meno incerto, magari attivando una sorta di azionariato popolare. Altrimenti, qual è la differenza con le richieste che vengono da altri sport, a cominciare da calcio femminile, basket e pallavolo, che pure sono veicoli promozionali della città?». La Cavese, intanto, sta alla finestra. «Non nascondiamo - afferma Andrea De Caro, addetto stampa della Cavese - che il danno c'è stato. Abbiamo dato il nostro assenso all'iniziativa dell'Amministrazione e siamo certi che non mancherà il sostegno dei cavesi alla loro squadra».
Adinolfi: «La Cavese è un patrimonio della città»
"Vicini alla Cavese" si chiama l'iniziativa delle associazioni dei commercianti, che invitano i loro iscritti a comprare 3 biglietti ciascuno per le prossime gare interne. Vicino dalla prima ora lo è stato il consigliere comunale Carmine Adinolfi, con delega, al momento congelata, allo Sport. «Da tifoso e da amministratore - dice - non potevamo restare sordi all'invito di Cutillo di stargli vicino. A prescindere dalla proprietà, la Cavese è un patrimonio della città, che oltretutto ci sta facendo sognare e dando non poche soddisfazioni. Siamo primi in classifica e stare vicini in questo momento può voler dire investire sul futuro della squadra, che potrebbe essere veramente roseo. Ed il vantaggio sarà per tutta la città».
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