Tu sei qui: CronacaConcertone, Fedez contro la Lega. De Luca sul rapper: «È un benemerito»
Inserito da (redazioneip), domenica 2 maggio 2021 15:48:47
La notizia del giorno è sicuramente la polemica di Fedez nei confronti della Lega. Nel corso del concerto del Primo maggio, il rapper ha dato vita ad un duello a distanza con il leader della Lega, Matteo Salvini.
La polemica è partita quando Salvini è andato all'attacco del concertone: «Costa 500mila euro agli italiani". La replica di Fedez non si è fatta attendere: «Io vado al concertone a gratis e pago i miei musicisti che non lavorano da un anno e sul palco vorrei esprimermi da uomo libero senza che gli artisti debbano inviare i loro discorsi per approvazione preventiva da voi politici. Il suo partito ci è costato 49 milioni di euro».
Poi il cantante su Instagram ha denunciato come il suo intervento sia stato sottoposto ad approvazione. Da settimane il rapper sostiene il Ddl Zan (il testo del disegno di legge contro le discriminazioni basate su genere, sesso, disabilità e orientamento sessuale), con continui battibecchi con la Lega e Salvini. Sul palco, Fedez ha dichiarato: «Oggi mi hanno chiesto come fosse la mia prima volta al Primo Maggio. Effettivamente è la prima volta anche di dover inviare un mio discorso perché doveva essere messo al vaglio della politica. Approvazione che in prima battuta dai vertici di Rai3 non c'è stata, perché mi hanno chiesto di omettere i riferimenti ai partiti, ai nomi dei politici. Ho dovuto lottare un pochino e alla fine mi hanno dato il permesso di dire ciò che dico, assumendomene le responsabilità. E comunque il contenuto è stato definito dalla vicedirettrice di Rai3 "inopportuno"».
Fedez ha poi attaccato Andrea Ostellari, il leghista a capo della Commissione Giustizia in Senato: «Ostellari ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo che è stato già approvato alla Camera come il Ddl Zan, può tranquillamente essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso. Ma d'altronde Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta all'uguaglianza».
E Fedez sciorina alcuni «dei loro aforismi». Del tipo: «"Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno", Giovanni De Paoli, consigliere regionale Lega Liguria; "I gay? che inizino a comportarsi come tutte le persone normali", Alessandro Rinaldi, consigliere per la Lega Reggio Emilia; "I gay vittime di aberrazioni della natura", Luca Lepore e Massimiliano Bastoni consiglieri regionali Lombardia"; "I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie", Alberto Zelger, consigliere della Lega Nord a Verona; "Il matrimonio gay porta all'estinzione della razza", Stella Khorosheva, candidata leghista; "Fanno le iniezioni ai bambini per farli diventare gay", candidata della Lega Giuliana Li Vigni».
Fedez sottolinea ancora come «qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan. Guardiamole: il Senato non ha avuto tempo per il ddl Zan perché doveva discutere l'etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l'indennità di biliguismo ai poliziotti di Bolzano, e il reintegro del vitalizio di Formigoni».
Molti esponenti politici, come l'ex premier Giuseppe Conte, hanno appoggiato Fedez. Tra questi anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che, nel corso dell'apertura del centro vaccinale Atitech di Capodichino, uno dei più grandi d'Italia, ha dichiarato: «Dio lo benedica! Se ha fatto una polemica con la Lega è un benemerito».
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