Tu sei qui: CronacaComplesso di San Giovanni, il PD insorge contro la vendita
Inserito da (admin), giovedì 5 maggio 2011 00:00:00
Resa nota dall’Amministrazione comunale la lista degli immobili comunali da alienare tramite il procedimento di asta pubblica.
Vi rientrano tra gli altri gli immobili dell’ex Eca, di San Giovanni Battista e delle suore delle Clarisse in Corso Umberto I, il complesso dell’ex Enel in via Gen. Luigi Parisi, il complesso del Social Tennis Club in via Garzia e 28 abitazioni popolari sparse tra Pregiato, Passiano e San Cesareo.
Ed ancora, alienabili anche 5 locali a pian terreno di Palazzo Buongiorno in via Della Repubblica; l’immobile sede dei Servizi Sociali comunali in via Sorrentino; l’ex Collocamento di via Atenolfi, attualmente sede del Piano di Zona; 5 locali a piano terra in via Parisi; i locali dell’ex scuola elementare di Casa Sparani, a Croce; due appartamenti in via Arena; una casa rurale fatiscente in via Luigi Ferrara, a Pregiato.
Tra le tante, la futura alienazione dei complessi di San Giovanni Battista e del Social Tennis Club ha suscitato le dure critiche e la “rivolta” del Gruppo Consiliare del PD metelliano, che preannuncia battaglia per tutelare il patrimonio della città. Leggiamo insieme il comunicato stampa in merito:
No alla vendita di San Giovanni
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale è stato approvato il regolamento per la vendita del patrimonio immobiliare. In linea di principio non siamo stati contrari a tale scelta, che, peraltro, era già stata fatta dalla nostra amministrazione con la creazione di una società ad hoc. Ma abbiamo votato contro dopo che una serie di emendamenti presentati dal consigliere Nunzio Senatore sono stati respinti.
La discussione è stata caratterizzata dalla fretta dell’amministrazione, che necessita della rapida vendita di immobili per compensare il buco di bilancio generato dal grave errore relativo all’acquisto dell’ex Cofima ed evitare il dissesto finanziario a fine anno.
L’argomento è piuttosto tecnico. Due sono gli elementi che balzano agli occhi: l’ampia possibilità di fare operazioni con l’uso della trattativa privata e la messa in vendita del complesso monumentale di San Giovanni.
La fretta, l’ipotesi di trattativa privata, la situazione economica generale, possono far correre il rischio di una svendita del nostro patrimonio comunale. Più in generale, come fu per i sampietrini, consideriamo la vendita del complesso monumentale di San Giovanni il privare la città di uno dei suoi più importanti gioielli di famiglia.
Una considerazione più attenta meriterebbe anche l’ipotesi di vendita dei locali del Tennis, adiacenti al Palazzo di Città e che potrebbero essere funzionali ad un più attento utilizzo dello stesso.
Il Partito Democratico avvierà una raccolta di firme in proposito e chiede alla opinione pubblica di essere partecipe ed attiva nella difesa del patrimonio della città per l’oggi e per le future generazioni.
Partito Democratico - Gruppo Consiliare
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