Tu sei qui: CronacaComplesso di San Giovanni, il 23 dicembre scade il nuovo bando
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 9 dicembre 2011 00:00:00
Ora è ufficiale. Dopo i preavvisi dei giorni scorsi, l’indizione dell’asta pubblica per l’alienazione del Complesso Monumentale di San Giovanni è cosa certa. La presentazione delle offerte per il nuovo bando di vendita, comprensivo dei locali dell’ex Eca (allocati al primo ed al secondo piano della storica struttura sita in Corso Umberto I), scadrà alle ore 12.00 di venerdì 23 dicembre.
Fino a quella data sarà, quindi, possibile presentare la relativa domanda di partecipazione presso l’Ufficio del Protocollo Generale del Comune di Cava de’ Tirreni, con il deposito di una cauzione pari al 10% del prezzo a base d’asta, fissato in 7 milioni e 650mila euro (il 10% in meno rispetto a quello stabilito dal bando - andato deserto - scaduto lo scorso 5 dicembre e che ammontava a 8 milioni e 500mila euro).
L’asta pubblica (alla quale sono ammesse solo offerte al rialzo e che si concluderà a favore del concorrente che avrà offerto il massimo aumento) si svolgerà, poi, alle ore 16.00 dello stesso pomeriggio presso l’Ufficio Patrimonio di Palazzo di Città.
L’estrema vicinanza della data stabilita dall’Amministrazione Galdi spiegherebbe l’urgenza dello stesso governo cittadino di anticipare i tempi in vista della prossimità del 31 dicembre 2011, ultimo giorno utile per rientrare dall’eventuale sforamento del Patto di stabilità (che al momento ammonterebbe a circa 6 milioni di euro). Sforamento che, come preannunciato dall’assessore al Bilancio, Alfonso Laudato, implicherebbe la paralisi dell’Ente, con la relativa diminuzione dei trasferimenti delle finanze.
Proprio per evitare tale situazione, contestualmente il sindaco Marco Galdi avrebbe accelerato l’iter per il riottenimento dalla Ragione dei fondi anticipati per l’avvio dei lavori al sottovia veicolare (pari a 3 milioni e 500mila euro) e di quelli per gli alloggi di Pregiato e Santa Lucia (1 milione e 500mila euro). D’altra parte, però, le forze politiche d’opposizione avrebbero alzato la voce chiedendo al primo cittadino la sospensione di tutti i bandi di vendita, anche di quelli concernenti i negozi di Corso Umberto I e di via della Repubblica, pena la presentazione di denunce agli organi competenti e la predisposizione di mobilitazioni cittadine.
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