Tu sei qui: CronacaCommercio, nuove progettualità per il rilancio
Inserito da (admin), lunedì 19 settembre 2005 00:00:00
Su una cosa sono stati tutti d'accordo: i commercianti in ambito cittadino devono contare di più. Gli incontri tra le associazioni dei commercianti ed i rappresentanti istituzionali locali per discutere di un piano di rilancio del commercio dovranno essere assidui. Solo da nuove progettualità sarà possibile far risollevare il commercio dallo stato di crisi in cui si trova. Di tali problematiche hanno discusso in un incontro pubblico Enzo Servalli della direzione provinciale dei Democratici di Sinistra, Achille Mughini, vice-presidente dell'Amministrazione provinciale, Enrico Bottiglieri, responsabile regionale Confesercenti, Mimmo Marzaioli, coordinatore regionale Adoturismo, Aldo Trezza, presidente cittadino di Confesercenti, e Luigi Trotta, presidente dell'Ascom metelliana. Grida di dolore per la condizione in cui si dibatte il commercio cavese sono giunte da ogni pulpito. La crisi che attanaglia questo settore si è fatta sentire più che altrove ed ha colpito proprio l'asse portante dell'economia cavese. «In questi anni - dice Enzo Servalli dei Ds - da parte del Comune non c'è stato alcun aiuto per i commercianti cavesi. È mancata una vera e propria politica per questo settore. Sono numerosi, infatti, i commercianti che hanno dovuto chiuder bottega, con la consequenziale perdita di numerosi posti di lavoro». Non sono stati risparmiati strali neanche alla grande distribuzione, colpevole di aver affossato il piccolo commercio. «Sempre pochi incentivi - afferma Enrico Bottiglieri di Confesercenti - sono stati destinati dagli organismi statali. Spesso i piccoli negozianti, per poter proseguire la loro attività, sono stati costretti ad indebitarsi notevolmente. Cava in questi ultimi anni, forse più di altre città, è stata letteralmente aggredita dalla grande distribuzione, che ha penalizzato notevolmente il commercio di vicinato». Molto esplicito anche Aldo Trezza di Confesercenti: «Se le cose in questi ultimi anni sono andate male per i commercianti, è solo colpa di chi ha amministrato la nostra città. Ci vogliamo augurare che il prossimo assessore al ramo sia un esperto del settore, che sappia avanzare delle proposte serie. Insomma, più fatti e meno parole». Mimmo Marzaioli di Adoturismo nel corso del dibattito ha proposto la creazione in ambito cittadino di più centri commerciali naturali, anche in considerazione della struttura architettonica della città metelliana: «Sono aree con una vocazione commerciale, legata all'identità del territorio. Qui operano esercizi commerciali, e non solo, in grado di attrarre cittadini e turisti con un'offerta integrata di merci e di servizi qualificati». Non è stato per nulla tenero nei confronti dei politici Luigi Trotta, presidente dell'Ascom cittadina: «Abbiamo avuto solo promesse, mai mantenute. Il nostro centro storico - che si badi bene è lungo solo 500 metri - è nel più completo abbandono. Noi commercianti ormai siamo stanchi di aspettare». «È inutile nasconderlo - conclude Achille Mughini - a Cava è stata favorita la grande distribuzione a discapito dei piccoli commercianti. Sono state delle scelte scellerate, che hanno fatto mancare anche l'offerta di qualità. Ma c'è la possibilità di recuperare il tempo perduto con una nuova politica strutturale, che veda le associazioni dei commercianti presenti ad ogni scelta che i nuovi amministratori opereranno nel prossimo futuro».
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