Tu sei qui: CronacaCommemorato Salvo D'Acquisto
Inserito da Il Salernitano (admin), mercoledì 24 settembre 2003 00:00:00
Ieri mattina si è tenuta la commemorazione di Salvo D'Acquisto, al quale circa tre anni fa è stata intitolata una strada con un cippo marmoreo. Nel 60esimo anniversario della morte del carabiniere napoletano che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, salvò la vita a 23 persone, ritenute responsabili di un attentato alla milizia tedesca, offrendo in cambio la sua vita, è stato celebrato un intenso momento di riflessione nella cittadina metelliana. Una cerimonia voluta fortemente dall'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alfredo Messina, e dal dirigente scolastico della Scuola Media Statale "Carducci-Trezza", il dott. Dante Sergio, per ricordare un uomo dall'animo grande, che ha consegnato serenamente la sua vita ai tedeschi, impedendo il massacro di tanti innocenti. Alla manifestazione commemorativa hanno preso parte le varie cariche istituzionali della Valle metelliana, tra cui lo stesso sindaco Messina, il dott. Giovanni Baldi, l'assessore Bruno D'Elia, il comandante dei Carabinieri, Paolo Mannino, il comandante della Polizia Municipale, Saverio Valio, il vice questore Sebastiano Coppola ed il dirigente scolastico Dante Sergio. Alla cerimonia liturgica sono intervenute anche l'Associazione dei Carabinieri ed alcune rappresentanze di scuole elementari e medie inferiori cavesi. Alle ore 10.30 si è tenuta, nella Chiesa di San Vito Martire, la Santa Messa, presieduta da don Antonio Russo, cappellano del Sagrato Militare del Cimitero di Cava. Commoventi le parole del religioso durante l'omelia. Il cappellano ha definito così la figura di Salvo D'Acquisto: «Salvo è una delle figure più importanti della storia italiana. Il coraggio e lo spirito patriottico di un volontario è andato ben oltre le aspettative. Un carabiniere che ha avuto una grande forza interiore, giustificata dalla sua religiosità. Salvo ha dato la vita per i suoi amici». Poi, rivolgendosi ai ragazzi ed ai bambini presenti, ha concluso: «Tutti dovremmo prendere esempio da lui. Spero nella sua beatificazione». Al termine dell'omelia, spazio al Generale Gasparri, che ha conosciuto direttamente Salvo D'Acquisto. «Io e Salvo - ha commentato l'ex carabiniere cavese - siamo stati in Africa Settentrionale a combattere contro i carrarmati di MontGomery. Ricordo ancora quando Salvo diede la sua ultima goccia d'acqua ad un milite ferito. Contento non di morire, ma di aver salvato la vita a tanti innocenti, scese nella fossa e morì fiero sotto i colpi di mitraglietta dei tedeschi». Così il Generale, che si è recato anche a Torre in Pietra per cercare testimonianze sul carabiniere, ha ricordato la persona di Salvo D'Acquisto. Alla fine del discorso di Gasparri, indirizzato soprattutto ai giovani presenti, tutti si sono recati accanto al cippo marmoreo, dove il totale silenzio e le dolci emissioni di una tromba hanno accompagnato la deposizione di una corona d'alloro, decorata con drappi tricolore, che poi è stata benedetta dal cappellano. Il sindaco Alfredo Messina ha concluso la manifestazione commemorativa con parole d'encomio alla persona di Salvo.
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